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Le grandi città perdono appeal: sempre più residenti vanno via

I valori delle case in continuo aumento nelle grandi città stanno spingendo sempre più persone ad acquistare altrove la propria abitazione principale. Nella maggioranza dei casi ci si sposta nella provincia della città di residenza. Milano resta al primo posto per gli acquisti da parte degli under 34.

Pubblicato il 16/04/2025
appartamenti moderni in costruzione in zona residenziale
Sempre più italiani acquistano casa in provincia

Via dalle grandi città. Aumentano i residenti che si spostano nell’hinterland per l’acquisto dell’abitazione principale. È quanto emerge dall’ultima analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, secondo cui, nel corso del 2024, il 24,6% si è spostato nella provincia della città di residenza.

Il 6,3% ha traslocato invece in un’altra provincia della regione di residenza e il 4,8% in una regione diversa da quella di residenza. Sono tutti dati in aumento rispetto al 2023. Oggi i prezzi delle abitazioni sono in crescita nelle grandi città e spingono sempre più persone ad acquistare altrove la propria abitazione principale.

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Qual è l’età media degli acquirenti casa in Italia?

In Italia l’età media degli acquirenti casa è stabile. Si è passati dai 43,7 anni del 2023 ai 43,5 anni del 2024. L’età media non presenta grosse variazioni rispetto a quella registrata anche negli anni precedenti. Solo nel corso del 2022 chi comprava casa nel nostro Paese aveva in media meno di 43 anni.

I protagonisti del mercato immobiliare restano coloro che hanno un un’età compresa tra 18 e 34 anni, che coprono il 29,1% del totale, mentre nel 2019 la maggior parte degli acquirenti aveva un’età compresa tra 35 e 44 anni (27,8%). Tra le grandi città, è Milano a posizionarsi al primo posto per gli acquisti da parte degli under 34 (36,1%). Al secondo posto c’è Torino, dove gli under 34 effettuano il 35,0% delle compravendite.

Meno acquisti per investimento nel 2024

Lo studio rivela anche che nel corso del 2024 in Italia è stato registrato un lieve calo della percentuale di acquisti per investimento (19,0%). La quota, sebbene in leggera contrazione, risulta comunque alta rispetto al passato quando si arrivava al 18%, ad eccezione del 2023, quando è stata raggiunta la percentuale del 19,5%.

I principali investimenti vengono fatti nelle grandi città, con Napoli che traina la classifica (38,9%), seguita da Palermo (36,0%) e da Verona (32,2%). Meno investitori invece a Milano, dove nel 2024 si è arrivati a una percentuale del 28,2%, quota più bassa rispetto a quanto registrato nel 2023, quando era stato raggiunto il record del 35%.

Meno investitori anche a Roma (21,5%), che registra una leggera contrazione rispetto all’anno precedente. Nessun cambiamento, infine, per il segmento della casa vacanza; nel corso del 2024 il 6,8% delle compravendite ha riguardato questo comparto.

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Compravendite: gli italiani più attenti all’efficienza energetica

La percentuale di compravendite di abitazioni in classe energetica A e B si attesta al 7,8% in Italia. La quota è in crescita rispetto a quella registrata nel 2023 quando si fermava al 6,5%. Negli ultimi tempi, gli acquisti di abitazioni in classe energetica elevata sono più frequenti. Un dato che evidenzia una maggiore attenzione da parte degli acquirenti verso soluzioni più efficienti energeticamente.

A livello nazionale, inoltre, si registra un calo della percentuale di acquisti da parte di single: si è passati dal 33,4% nel 2023 sul totale delle compravendite al 32,0% nel 2024. Torino si piazza al primo posto: nel capoluogo piemontese la percentuale di acquisti da parte di single arriva a quota 45,4%. A Milano la percentuale di acquisti da parte di chi vive solo supera invece il 43%.

L’analisi si conclude con i venditori e il motivo della vendita: nel 2024 in Italia il 43,7% dei proprietari ha venduto per reperire liquidità, il 43,6% per migliorare la qualità abitativa e il 12,7% per trasferirsi in un altro quartiere o in un’altra città. Rispetto al 2023 sono sempre più coloro che vendono e ricomprano casa per migliorare la qualità abitativa, mentre cala la percentuale di chi vende per motivi di liquidità.

A cura di: Tiziana Casciaro

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