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Agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie nel 2022

Dal Superbonus al Sismabonus, dai lavori per il rifacimento delle facciate a quelli per l’efficientamento energetico. Ecco la guida completa con tutti i bonus previsti, le tipologie di spese agevolabili e i criteri d’accesso.

giovane donna su poltrona e scritta bonus
Tutti i bonus e le agevolazioni per le ristrutturazioni

Il legislatore ha messo a punto una serie di agevolazioni fiscali per chi ristruttura gli immobili con il duplice obiettivo di favorire il rilancio dell’economia dopo la crisi pandemica e migliorare la qualità del patrimonio edilizio. Con il risultato di conseguire benefici sia di tipo estetico, sia di valore degli asset, sia, infine, in termini di messa in sicurezza per le persone che li abitano e di minori consumi energetici.

Di seguito andremo a esaminare le misure in vigore nel corso del 2022, ma è opportuno fare qualche considerazione di carattere generale. Le detrazioni sono sostanzialmente sconti sulle imposte da pagare in sede di dichiarazione Irpef. L’importo del beneficio fiscale è in percentuale della spesa sostenuta. Quindi, se ad esempio la detrazione è nell’ordine del 50% e la spesa sostenuta è di 30mila, si potranno risparmiare 15mila euro di imposte sui redditi. Di solito (andremo a vedere di seguito le eccezioni) il recupero avviene nell’arco di dieci anni con recuperi di identico importo, per cui nell’esempio indicato si potranno risparmiare imposte per 1.500 euro all’anno su un arco decennale.

In alternativa alla detrazione, i bonus possono essere fruiti in due modi:

  • lo sconto in fattura, che consiste in una riduzione del costo da parte del fornitore del servizio o del bene a fronte della cessione del bonus previsto;
  • la cessione del credito, vale a dire la possibilità di cedere il bonus a soggetti terzi come banche e società finanziarie.

Lo "sconto" si può ottenere nei limiti della capienza fiscale del contribuente. Quindi, se quest’ultimo un anno è chiamato a pagare imposte per mille euro, potrà detrarre questo massimale: restando all’esempio dovrà rinunciare a 500 euro di sconto.

Una volta ottenute le agevolazioni, è bene conservare i documenti da esibire in caso di accertamenti e verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate. La raccomandazione vale in particolare per le ricevute dei bonifici effettuati e le fatture relative alle spese effettuate per la realizzazione dei lavori. Per gli interventi eseguiti sulle parti comuni condominiali, l’amministratore rilascia una certificazione a ciascun condomino.

Vediamo di seguito le detrazioni per interventi edilizi in vigore nel 2022.

Il Superbonus 110%

Introdotto nel 2020 e più volte riformato nel corso degli ultimi mesi con l’obiettivo di garantire un equilibrio tra accessibilità al beneficio fiscale e contrasto al rischio di truffe, si tratta in assoluto del bonus ristrutturazioni più generoso, dato che la detrazione ammonta al 110%, quindi è addirittura superiore al costo dei lavori effettuati. Per ottenerlo occorre effettuare lavori in grado di far progredire l’immobile interessato di almeno due classi energetiche.

La norma distingue tra due tipologie di interventi:

  • interventi trainanti;
  • interventi trainati.

Gli interventi trainanti accedono direttamente alla detrazione fiscale: si tratta dei lavori per l’isolamento termico dell’edificio, compresa la coibentazione del tetto; di quelli sulle parti comuni per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale; delle attività sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti.

Gli interventi trainati possono accedere al Superbonus solo se realizzati congiuntamente a uno di quelli già esaminati. In questo gruppo rientrano cinque categorie:

  • gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche,
  • i lavori di efficientamento energetico, riguardanti ad esempio la sostituzione di finestre e infissi o degli impianti di climatizzazione con caldaie in classe A,
  • l’installazione di impianti fotovoltaici,
  • la realizzazione di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici,
  • la dotazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

La detrazione si spalma su quattro anni.

Ecobonus

Viene concesso in relazione a lavori di riqualificazione energetica, da conseguire attraverso l’installazione di impianti ad alta efficienza. Il beneficio è nella misura del 50% per lavori come finestre comprensive di infissi e schermature solari o per sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione in classe A. L’agevolazione ammonta invece al 65% per interventi come la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con altri dotati di apparecchi ibridi (pompa di calore e caldaia a condensazione) e l'installazione di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti e sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore.

I massimali variano in base alla tipologia di lavori (per lo più sono compresi tra 30mila e 60mila euro) e se questi ultimi vengono effettuati sulle parti comuni condominiali l’importo della detrazione varia dal 70 al 85% con massimali fino a 136mila euro. La detrazione viene spalmata su dieci anni.

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Sismabonus

Agevolazione con un massimale di 96mila euro in relazione a lavori sull’immobile che comportano un miglioramento o adeguamento sismico, riguardante le copertura dell’edificio finalizzata ad aumentare la capacità portante o a riparare o ripristinare la resistenza originaria di elementi strutturali in muratura o calcestruzzo armato o acciaio, che si trovano in condizioni di degrado.

La detrazione è proporzionale alla spesa, per la precisione nell’ordine:

  • del 50%, in caso di miglioramento dell’unità immobiliare senza guadagnare classi di rischio sismico;
  • del 70% se si riduce di una classe il rischio sismico;
  • dell’80% se si scala di due classi;
  • del 75% se i lavori riguardano le parti comuni condominiali e il risultato è di ridurre di una classe il rischio sismico, conseguendo al contempo una riqualificazione dal punto di vista energetico;
  • dell’85% nel caso di lavori su parti condominiali comuni, che riducano di due classi di rischio e congiuntamente riqualifichino dal punto di vista energetico.

Il bonus riguarda tutti gli immobili di tipo abitativo, prima casa e seconda casa, ubicati in zone di rischio 1, 2 o 3. Restano fuori solo quelli in zona 4, cioè a basso rischio di terremoti.

Bonus ristrutturazione

È il bonus classico per i lavori di ristrutturazione che riguardano: la manutenzione straordinaria (è il caso di rinnovo e sostituzione di parti anche strutturali degli edifici o del rifacimento di scale e rampe o di costruzione di scale interne); il restauro e risanamento conservativo (come i lavori per eliminare o prevenire situazioni di degrado); la ristrutturazione edilizia (le attività di demolizione e ricostruzione e l’apertura di nuove porte o finestre); infine, tutte le attività di manutenzione ordinaria sulle parti comuni.

La detrazione è nell’ordine del 50%, con un massimale di 96mila euro, e può essere fruita su un arco decennale.

Bonus facciate

Detrazione del 60% (per le spese sostenute nel 2021 o nel 2022 il bonus sale al 90%), fruibile in un arco decennale e senza massimali. Le spese ammissibili sono relative ai lavori per il recupero o restauro della facciata esterna degli edifici ubicati in centri urbani in zone classificate "A" (centro storico) o "B" (zone di completamento) dai piani regolatori. Sono esclusi quindi quelli ubicati nelle zone "C" (zona di espansione), "D" (zona produttiva) ed "E" (zona agricola).

I lavori che possono rientrare nel beneficio sono sia quelli più semplici come la pulitura e tinteggiatura esterna sulle strutture opache della facciata, sia gli interventi di consolidamento, ripristino o miglioramento delle caratteristiche termiche anche in assenza dell’impianto di riscaldamento. Oltre ai lavori riconducibili al decoro urbano quali quelli riferiti alle grondaie, ai pluviali, ai parapetti, ai cornicioni e alla sistemazione di tutte le parti impiantistiche che insistono sulla parte opaca della facciata.

L’agevolazione riguarda gli immobili esistenti, quindi non si applica agli interventi effettuati durante la fase di costruzione dell’immobile, né in caso di demolizione e ricostruzione.

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Bonus acqua potabile

Noto anche come bonus rubinetti, consente di detrarre fino a mille euro per i lavori finalizzati a sostituire i sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto. Si tratta di una misura a sportello, per cui resterà aperto fino a esaurimento delle risorse finanziarie (20 milioni di euro).

Il bonus può essere richiesto sull’apposita piattaforma online presente sul sito del Ministero della Transizione ecologica (Bonusidricomite.it).

L’identità del richiedente deve essere accertata attraverso Spid (il sistema di identità digitale) o carta d’identità elettronica. L’inserimento dei dati deve essere completato entro 30 minuti, altrimenti occorrerà rifare da zero la procedura.

Sono esclusi dal bonus idrico gli interventi di acquisto, posa e sostituzione di bidet, piatti per la doccia, copri vaso per il wc, lavandini, autoclave, sedili del wc e box doccia.

Bonus barriere architettoniche

Detrazione nell’ordine del 75% di quanto speso per i lavori finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche. Qualche esempio: l’installazione di ascensori, montacarichi o montascale; la costruzione di rampe; la realizzazione di impianti per favorire la mobilità interna attraverso l’utilizzo della comunicazione, della robotica e di ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata.

Il massimale è variabile:

  • 50mila euro per gli edifici unifamiliari o assimilabili;
  • 40mila moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
  • 30mila moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

La spesa può essere detratta in cinque anni.

Bonus verde

Possibilità di detrarre in un arco decennale il 36% delle spese sostenute per le opere di sistemazione a verde di aree scoperte private, per una spesa massima di 5mila euro.

Nel bonus verde rientrano:

  • la sistemazione a verde di aree scoperte private,
  • le recinzioni,
  • gli impianti di irrigazione,
  • le coperture a verde e i giardini pensili.

Ultimo aggiornamento luglio 2022