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Il calo dei tassi stimola gli investimenti immobiliari

La casa resta una priorità per le famiglie italiane, spinte non solo dalla ricerca di spazi più ampi e confortevoli, ma anche dalla crescente attenzione all’efficienza energetica. Nel corso del primo trimestre 2025, le compravendite di abitazioni sono cresciute dell’11,2% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Pubblicato il 09/07/2025
scritta investiment su lavagnetta con denaro versato sul pavimento
In crescita gli investimenti nel settore residenziale

Il mercato immobiliare italiano vive un momento di grande vitalità. Secondo l’analisi del team Research di Dils, nel secondo trimestre di quest’anno gli investimenti nel settore si sono attestati a 2,5 miliardi di euro, segnando una crescita del 56% rispetto allo stesso periodo del 2024. Con il comparto residenziale che si conferma il motore della ripresa, sostenuto da una domanda in espansione e da condizioni di accesso al credito più favorevoli.

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Le dinamiche del settore residenziale: dati e trend

La ripresa del settore residenziale è testimoniata da numeri molto positivi. Nel primo trimestre 2025, le compravendite di abitazioni sono cresciute dell’11,2% rispetto allo stesso periodo del 2024, con oltre 172 mila transazioni concluse. Questo trend interessa tutto il territorio nazionale, con incrementi particolarmente marcati nel Nord-Est (+14,7%) e nel Nord-Ovest (+12,3%), mentre anche i comuni di dimensioni minori registrano un aumento significativo della domanda abitativa.

Le grandi città trainano la crescita: Genova (+13,5%), Torino (+12,2%) e Roma (+10,7%) registrano i tassi di incremento più alti, seguite da Milano, Bologna e Napoli che segnano rialzi tra il 6% e il 9%. Il mercato delle case usate, in particolare, vede un incremento dei prezzi dell’1,5% nel secondo trimestre, con Bolzano, Milano e Lucca tra le province più care d’Italia.

Le nuove esigenze abitative delle famiglie italiane

La casa resta una priorità per le famiglie italiane, spinte non solo dalla ricerca di spazi più ampi e confortevoli, ma anche dalla crescente attenzione all’efficienza energetica e alla qualità dell’abitare. Anche perché – seppur non ai ritmi della stagione pandemica – lo smartworking continua a prendere piede anche nel nostro Paese.

Le agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa continuano a sostenere la domanda: il 73% delle transazioni beneficia di queste misure, confermando il ruolo centrale dell’abitazione principale.

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Mutui in forte ripresa grazie al calo dei tassi

Gli otto tagli consecutivi dei tassi (da giugno 2024 in avanti) da parte della BCE stanno avendo un impatto decisivo sul mercato dei mutui casa.

Secondo i dati dell’Osservatorio Mutui di Segugio, dopo l’ultimo allentamento monetario di giugno, il TAN medio per i mutui a tasso variabile è sceso dal 2,83% di maggio al 2,62% di giugno, con le migliori offerte sul mercato che hanno toccato quota 2,26%. Al contrario, i mutui a tasso fisso hanno registrato un leggero aumento, passando dal 2,99% di maggio al 3,03% di giugno, con le migliori proposte al 2,49%.

Più facile realizzare il sogno di una casa di proprietà

Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Credito al Dettaglio di Assofin-Crif-Prometeia, nel primo trimestre di quest’anno le erogazioni alle famiglie sono cresciute del 50,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. A incidere è stata in particolare la ripresa dei mutui per acquisto di abitazione (+46,9%), che si traduce in una ripartenza delle compravendite residenziali (+11,2%).

Il credito, dunque, si conferma un volano per il mercato immobiliare, sostenendo il “progetto casa” di migliaia di famiglie. Il ritorno alla centralità del mutuo nella pianificazione familiare è evidente anche nei numeri delle surroghe, aumentate del 107,7% nel primo trimestre. Questo fenomeno è legato alla discesa dei tassi di interesse e alla preferenza sempre più marcata per formule a tasso fisso: ben l’88% delle nuove erogazioni nel periodo gennaio-marzo 2025 ha infatti questa caratteristica.

A cura di: Luigi Dell'Olio

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