Ecco quanti giorni servono per vendere casa nel 2024
A gennaio 2024, rispetto a un anno fa, occorrono quattro giorni in più per vendere un immobile in Italia. Oggi i tempi di vendita si attestano a 108 giorni. Bologna e Milano sono le città con tempi più brevi, mentre Palermo si piazza in ultima posizione.

Sono Bologna e Milano le città in cui i tempi di vendita di un immobile sono più brevi. Nel capoluogo dell’Emilia Romagna occorrono 68 giorni per portare a termine una compravendita, mentre nella città meneghina ne servono 72. A gennaio 2024 i tempi di vendita di una casa si attestano intorno a 108 giorni nelle grandi città, mentre un anno fa la media era di 104 giorni. È quanto emerge dall’ultima analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa che rileva tempi in leggero calo a Torino, Napoli e Palermo. Il capoluogo della Sicilia si conferma, però, ancora come la città con i tempi di vendita più lunghi: a inizio anno la media è di 132 giorni.
Rispetto allo scorso anno non si segnalano grossi cambiamenti per l’hinterland delle grandi città: oggi servono 137 giorni per vendere casa contro i 138 di un anno fa. Situazione simile per i capoluoghi di provincia dove una compravendita richiede in media 131 giorni rispetto ai 130 di un anno fa.
Quanto costa una casa nelle grandi città?
I prezzi delle case restano stabili. Nella seconda parte del 2023 si registra un +0,1% nelle grandi città, ma non mancano delle eccezioni come: Bari (-2,0%), Genova (-0,6%), Palermo (-0,4%), Bologna (-0,1%). La città di Milano mette invece a segno un +0,1% alla pari di Torino, Verona un +0,5%, Firenze +0,6% mentre Roma resta stabile. Si segnala un aumento dei prezzi a Napoli con +1,9%.
Una lieve crescita dei prezzi, pari allo 0,1%, si rileva anche nell’hinterland delle metropoli. Milano però registra una crescita più massiccia (+2,2%) seguita da quello di Verona (+0,9%). I prezzi degli immobili nei capoluoghi di provincia presentano un andamento diverso tra Nord, Centro e Sud Italia, dove rispettivamente si segnala un incremento dei valori dello 0,8%, dello 0,4% e dello 0,6%. Come nel semestre precedente continuano a crescere i prezzi delle nuove costruzioni: nell’hinterland delle grandi città l’aumento è dell’1,2%, nei capoluoghi di provincia dello 0,7%. Resta ancora bassa la percentuale di compravendite di immobili in classe A e B.
I numeri rivelano un mercato immobiliare dinamico nonostante un ridimensionamento dei volumi di compravendita. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate e riguardanti le transazioni effettuate nel 2023 si registrano 709.591 compravendite con un calo del 9,7% rispetto all’anno precedente. Il 2023 è stato caratterizzato soprattutto da una maggiore presenza di investitori: secondo i dati Tecnocasa la percentuale di chi acquista per investimento è passata dal 18,2% del secondo semestre del 2022 al 19,5% dello stesso periodo del 2023.
Aumentano le richieste di trilocali e bilocali
Sono soprattutto i trilocali e i bilocali gli immobili più ricercati in Italia. Gli acquirenti optano per tipologie in buono stato che non hanno bisogno di grossi interventi di ristrutturazione. Secondo l’analisi la disponibilità di spesa primeggia nella fascia fino a 250mila euro. Sul fronte della domanda è sempre il trilocale a guadagnare la leadership e ad essere la soluzione più presente sul mercato: rappresenta il 35,3% di tutta l’offerta. Chi ha intenzione di comprare casa da adibire ad abitazione principale o per motivi di investimento, può affidarsi al comparatore di Segugio.it per confrontare i migliori preventivi per un mutuo tasso fisso o un mutuo tasso variabile tra le offerte proposte dalla banche partner.
Corrono le locazioni
Ottime prestazioni per il mercato delle locazioni: nella seconda parte del 2023 i canoni aumentano, complici la forte domanda e la bassa offerta. Si registra infatti un incremento dei valori pari a: +4,2% per i monolocali, +3,6% per i bilocali e +3,4% per i trilocali. È Firenze la città in cui i canoni hanno presentato un aumento più massiccio (+7,3% per i monolocali, +6,6% per i bilocali, +7,3% per i trilocali), seguita da Roma (5,4% per i monolocali, 4,3% per i bilocali, 5,3% per i trilocali). Ma è Milano la città in cui il canone mensile per l’affitto è più alto: 800 euro per un monolocale, 1100 euro per un bilocale e 1480 euro per un trilocale. I tempi di locazione si sono portati a 35 giorni.
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