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Coronavirus, le proposte per rilanciare il turismo in spiaggia

Pubblicato il 10/03/2020
Coronavirus, le proposte per rilanciare il turismo in spiaggia

Misure straordinarie a sostegno del turismo balneare italiano. A farsi portavoce della richiesta è la Federbalneari Italia che ha inviato una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ai Ministri all’Economia, alle Infrastrutture, allo Sviluppo Economico, ai Beni Culturali ed agli Affari Regionali.

Il sodalizio invoca la riduzione del canone di concessione e dell’iva al 10% per il settore del turismo, la sospensione ratei mutui e finanziamenti bancari, la riduzione dei costi previdenziali e sostegno al lavoro dipendente, l’attuazione dell’impianto normativo della legge 145\2018. Queste le proposte giunte poche ore fa sul tavolo del presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica e dei ministri Gualtieri, Franceschini, Boccia, De Michelis e Patuanelli.

"È già sotto gli occhi di tutti come il comparto del turismo balneare italiano, stia subendo un pesante passivo in termini di prenotazioni che si rifletteranno negativamente ed inevitabilmente sull’economia del turismo e su tutto il suo indotto - spiega Marco Maurelli, direttore di Federbalneari Italia, unitamente ai due vicepresidenti Della Valle e Cecoro - Parliamo di un numero di persone coinvolte, tra lavoratori dipendenti e stagionali, che si aggira intorno al milione di unità. Per questo è fondamentale che si mettano subito in campo delle misure straordinarie, come è straordinario il momento di crisi che stiamo affrontando, che siano contenute già nei Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri in prossima emissione".

Crollano le prenotazioni

Secondo le stime della Federbalneari Italia ci sarà una cancellazione delle prenotazioni intorno all’80%, una situazione senza precedenti che rischia di mettere in ginocchio un intero settore. Da qui il grido d’aiuto affinché si prendano subito misure straordinarie a sostegno del turismo balneare italiano. 

La Federazione di categoria del turismo balneare italiano, composta da 11 associazioni regionali costiere ed oltre 2.000 imprese turistiche costiere in Italia, stima infatti che si arriverà ad oltre l’80% di cancellazioni o mancate prenotazioni in tutte le località con un inevitabile collasso della filiera della “vacanza del mare”.

Riduzione del gettito per il canone di concessione demaniale

L’attuale valore del gettito derivante dai canoni concessori demaniali, nel bilancio dello Stato, ammonta attualmente a circa 100 milioni di euro. Vi sono i presupposti legislativi – secondo l’associazione che si è fatta portavoce della proposta - per tagliare il valore del gettito derivante dai canoni concessori del 50% per l’anno 2020. Misura, questa, a salvaguardia della stagione turistica corrente.

Riduzione dell'Iva e dell'Imu

Attualmente il regime Iva per l’erogazione dei servizi turistici balneari ammonta al 22%: in questa situazione diviene ancora più evidente sostenere - si legge nella missiva a firma del sodalizio - l’adeguamento al 10% dell’Iva da attuarsi in modo permanente adeguando il turismo balneare alle componenti tributarie dell’intera filiera del turismo italiano.

Invocata pure la riduzione del valore dell’IMU sugli immobili presenti sul demanio marittimo del 70% per l’anno 2020 e del 50% per l’anno 2021 e 2022.

Sostegno al lavoro dipendente

La maggiore attenzione - secondo Federbalneari Italia - deve essere certamente riposta sul settore del lavoro dipendente e sono proprio i lavoratori dipendenti, in un comparto che ha in media circa 250.000 occupati diretti, ai vari livelli, a rischio.

Se adeguatamente supportato dallo Stato, questo settore può reggere l’impatto negativo che sta subendo. Si propone dunque una riduzione dei costi previdenziali per il lavoro dipendente pari al 70% per l’anno 2020 e del 50% per gli anni 2021 e 2022.

Per l’associazione, che ha scritto un appello al premier Conte, è necessario anche puntare a stabilizzare il modello turistico balneare giungendo all’attuazione definitiva della legge 145\2018 sulla destagionalizzazione "completando l’impianto normativo attuale con l’emissione dei DPCM attuativi, con l’obiettivo di mettere in sicurezza le imprese, i lavoratori e l’economia turistica costiera".

Tra le varie richieste c’è anche quella di sostenere e riposizionare il settore sotto il profilo comunicativo mediante l’assegnazione di poste in bilancio per sostenere campagne di comunicazione premiali e mirate su temi turistici integrati, sul rilancio delle nostre coste e sulla permanenza turistica sulle località balneari.

Sospensione ratei mutui e finanziamenti bancari per il turismo

La Federbalneari Italia si fa portavoce della richiesta di classificare nel decreto, in prossima emissione, dell’intera costa come zona rossa a causa delle disdette già avanzate sia sul sistema alberghiero italiano (quasi il 100%), sia sul sistema turistico balneare, in stretta connessione con quello alberghiero.

Disposta, intanto, la sospensione delle bollette di luce, gas, acqua e rifiuti per 11 Comuni indicati dal Governo così come spiegato nella news "Emergenza Coronavirus, stop alle bollette per due mesi".

Al contempo si chiede pure di sospendere il pagamento del tributo regionale di importo che oscilla tra il 15% ed il 25% sul valore del canone concessorio demaniale in tutte le Regioni costiere italiane.

A cura di: Tiziana Casciaro

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