Casa, in Italia aumenta l’età media degli acquirenti
L'aumento dell'età media degli acquirenti casa è determinato dalla crescita della componente investitori. Parliamo di soggetti che hanno un'età media più alta. Molto attivi, inoltre, i single, che a Milano rappresentano oltre il 50 per cento di chi compra un immobile.

Sale e si attesta a 43,8 anni l’età media di chi compra casa in Italia. È quanto rivela l’ultima indagine dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa relativa ai primi sei mesi del 2023. A determinare questo andamento è la crescita degli investitori che hanno un’età media più alta. Stesso trend a Milano dove l’età media arriva a 41,4 anni.
Sono in particolare i single a risultare molto attivi sul fronte del mercato immobiliare: nel 2023 coloro che vivono soli e che hanno acquistato casa rappresentano il 33% del campione esaminato. Nel capoluogo lombardo si registra un record: la percentuale di acquirenti single sale al 50,8%. A guidare la classifica a livello nazionale restano comunque le famiglie che coprono il 67% del totale.
Nel corso del 2023 si registra anche un aumento di spostamenti dalle grandi città all’hinterland per comprare l’abitazione principale. Una ‘migrazione’ iniziata ai tempi del Covid: si va in cerca di soluzioni più ampie e con spazi esterni. Anche l’aumento dei prezzi delle case e dei tassi di interesse hanno poi spinto gli acquirenti a cercare casa in periferia. Un esempio emblematico è quello di Milano, la città più cara d’Italia. Qui gli spostamenti verso l’hinterland superano il 30%, mentre 5 anni fa la quota era pari al 21%.
In che tipo di case vivono gli italiani?
È sempre il trilocale a piazzarsi al primo posto tra le preferenze degli italiani. Questa soluzione è la più compravenduta nel nostro Paese (34,3%). In seconda posizione ci sono le soluzioni indipendenti e semindipendenti. Le ville hanno registrato un aumento di compravendite durante l’emergenza sanitaria; boom che si è poi affievolito nel corso del 2023. A Milano è invece il bilocale il taglio più gettonato, seguito poi dai trilocali. A livello nazionale cala l’offerta di case nuove e in classe energetica elevata. Al momento la percentuale di acquisto di immobili di classe energetica A e B è pari infatti al 6,4%.
Aumentano gli acquisti per investimento
L’indagine in esame svela anche un aumento generale degli acquisti per investimento. La percentuale arriva al 19,6% ed è la quota più alta registrata negli ultimi cinque anni. Nel primo semestre 2019 la percentuale era pari al 17,9%, per poi passare all’anno successivo al 16,8% e al 2021 al 16,3%. Durante il primo semestre 2022 la quota di compravendite per investimento rappresentava il 16,8% del campione esaminato.
Milano, tra le grandi città, è quella che guida la classifica per questi tipi di compravendite: la percentuale sale al 39,1%. Negli anni passati la quota era compresa tra il 23% e il 27%. Negli ultimi tempi sono tanti gli investitori attratti dalla città meneghina, complici anche gli interventi che si stanno realizzando sul territorio.
È naturalmente sempre l’abitazione principale il primo motivo per cui si compra casa nel nostro Paese. La percentuale di queste transazioni nel primo semestre dell’anno è pari al 73,3%, ma registra un calo rispetto agli anni passati. Durante il primo semestre 2019 gli acquisti dell’abitazione principale rappresentavano il 76,6% delle compravendite; nel 2020 il 77,6% e durante il primo semestre 2021 il 77,3%. Lo scorso anno la percentuale era pari al 75,9%.
Bene anche le compravendite di case vacanza che oggi occupano il 7,1% del totale mentre durante il primo semestre 2022 erano pari al 7,3%. Cinque anni fa la percentuale di compravendite di case vacanze era pari al 5,5% per poi salire al 5,6% durante il primo semestre 2020 e al 6,4% durante i primi sei mesi del 2021.
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