Casa, frenano le surroghe e accelerano i mutui under 35

La fotografia scattata dal Sistema Informazioni Creditizie di Crif in riferimento allo scorso mese di aprile mostra le surroghe ancora in frenata, mentre i mutui prima casa giovani continuano ad accelerare. A dare una spinta al mercato - caratterizzato comunque da un calo delle richieste di finanziamento da parte delle famiglie italiane, sostanzialmente per il ridimensionamento della surroga - la dinamicità dei giovani. Sono proprio loro i protagonisti del momento, complici le agevolazioni messe in campo dal Governo Draghi per favorire una maggiore autonomia abitativa e contrastare il disagio giovanile.

Con il Decreto Sostegni bis, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso anno di questi tempi, sono state messe in campo numerose misure a favore degli under 36 con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore ai 40.000 euro annui. I giovani mutuatari possono, infatti, accedere al Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa, una garanzia offerta dallo Stato sull'80% della quota capitale dei mutui ipotecari finalizzati all'acquisto di una prima casa, alla ristrutturazione e riqualificazione energetica dell'immobile.

La tipologia di casa preferita dai giovani

I giovani prediligono immobili nuovi, non molto grandi e presenti maggiormente in un condominio ubicato in zone periferiche, senza rinunciare a una classe energetica elevata. Le preferenze abitative di chi è in cerca della sua prima casa si orientano, dunque, verso il nuovo di dimensioni contenute e con performance elevate dal punto di vista energetico. Si opta nella maggioranza dei casi per appartamenti dal prezzo più basso rispetto ai mutuatari senior.

Dall’indagine viene fuori che nel 2022 l’importo medio di un mutuo under 36 è di 137.180 euro. Ben più elevato, invece, l’ammontare medio dei mutui richiesti dai senior, pari infatti a 143.418 euro. Dall’analisi di richieste di mutuo emerge che i giovani chiedono finanziamenti con un Loan to Value più alto e durate maggiori rispetto a chi ha qualche anno in più. La durata media di un mutuo richiesto dai giovani è infatti di 24 anni; mentre è di 20 quella richiesta dai senior.

Diverso anche il prezzo medio di un immobile: i giovani vanno alla ricerca di appartamenti meno cari. Il prezzo medio è di 187.000 euro per gli under 36 e di 226.000 euro per i senior. Il prezzo medio al metro quadrato è di 1.650 euro per i giovani e di 1.670 euro per gli over 35.

A distinguere i giovani dalle persone più mature sono anche le preferenze relative alla zona e alla tipologia abitativa: periferia e case in condominio per i giovani; area extraurbana e semicentro e villette per i senior. Le soluzioni indipendenti e semindipendenti sono state caratterizzate da una forte crescita negli ultimi due anni. A spingere questo comparto sono stati l’emergenza sanitaria e il lockdown poichè le famiglie rimaste in casa a lungo per scongiurare ulteriori contagi hanno compreso la necessità di avere uno spazio esterno (giardino, terrazzo, balcone).

La superficie media di un appartamento scelto da un under 36 è di 90 mq, mentre è di 105 mq quella ricercata dai senior. I giovani - secondo la ricerca - mostrano anche una maggiore propensione verso il nuovo, o comunque verso case ristrutturate, e verso la classe energetica A. I più anziani comprano anche appartamenti in classi F e G, dunque più energivore, mostrando una scarsa sensibilità in tale ambito. Lo studio rivela, infine, una maggiore concentrazione delle richieste di mutui da parte di giovani residenti al Nord, con il 59% del totale e una maggiore incidenza nelle regioni del Nord-Ovest. Percentuale più bassa per i senior che raggiungono una quota del 52% al Nord.

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