Bonus prima casa under 36: come funziona e come richiederlo
Il sogno di acquistare casa potrà concretizzarsi per molti giovani che fino a poco tempo fa dovevano fronteggiare un rifiuto allo sportello quando chiedevano un mutuo. Infatti, l'evoluzione normativa ha reso più semplice l'accesso ai finanziamenti per gli under 36.

Non più un’utopia, bensì un sogno con buone possibilità di realizzazione. Oggi è più facile per un giovane ottenere un mutuo finalizzato all’acquisto della casa. Infatti, il decreto Sostegni bis ha introdotto una serie di agevolazioni per gli under 36, che poi sono state prorogate e rimodulate dalla legge di Bilancio 2022.
La garanzia pubblica
La ragione principale che tradizionalmente tagliava fuori i giovani dal mercato è sempre stata la difficoltà di fornire adeguate garanzie alla banca. Infatti, lo Stato da tempo garantisce tutti gli acquirenti prima casa fino al 50%, ma poi gli istituti richiedono altre prove sulla solvibilità dell’acquirente.
Da qui la scelta di alzare la garanzia pubblica per i mutuatari under 36 fino all’80%, con una norma che resterà in vigore fino alla fine di quest’anno. Questo significa che le banche corrono rischi inferiori di insolvenza e quindi sono più disponibili sia quando si tratta di decidere se accettare o meno la richiesta di mutuo, sia in merito all’ammontare, che in alcuni casi arriva al 90% o persino al 100% del valore dell’immobile.
Gli altri benefici
I vantaggi per i giovani acquirenti non finiscono qui. Per le compravendite non soggette a Iva (come le transazioni tra privati), non si pagano le imposte di registro, ipotecaria e catastale. Per gli acquisti dal costruttore, a questi benefici si aggiunge un credito d’imposta pari all’Iva corrisposta al venditore. Quest’ultimo può essere utilizzato per pagare meno imposte Irpef o in compensazione tramite modello F24. Per altro, come per gli altri atti di acquisto assoggettati all’imposta di registro proporzionale, anche quello di acquisto prima casa under 36 è esente dall’imposta di bollo.
Le condizioni per accedervi
Oltre al requisito anagrafico, cioè non aver compiuto 36 anni di età nell’anno in cui l’atto viene stipulato, è fondamentale non superare i 40mila euro di reddito Isee. Quest’ultimo viene calcolato sui redditi percepiti e sul patrimonio posseduto.
Inoltre, è necessario che l’acquirente:
- abbia o stabilisca la propria residenza, entro 18 mesi dall’acquisto, nel comune in cui si trova l’immobile;
- dichiari, nell’atto di acquisto, di non essere titolare, nemmeno in comunione con il coniuge, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del Comune in cui è situato l’immobile da acquistare;
- dichiari, nell’atto di acquisto, di non essere titolare, neppure per quote o in regime di comunione legale, su tutto il territorio nazionale, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle stesse agevolazioni prima casa. In caso contrario, è necessario vendere l’immobile posseduto entro un anno dalla data del nuovo acquisto.
Le tipologie di immobili
I benefici valgono per gli immobili che rientrano nelle categorie catastali dell’abitazione, dal tipo civile a quella popolare, con esclusione delle abitazioni di lusso e delle ville. I bonus si estendono anche all’acquisto delle pertinenze, sia che quest’ultimo avvenga contestualmente a quello dell’abitazione principale, sia nel caso di atto separato, purché stipulato entro il termine di validità temporale dell’agevolazione.
Le agevolazioni si applicano a tutti gli atti di compravendita, nonché al trasferimento o alla costituzione di diritti reali di godimento (nuda proprietà, usufrutto, uso o abitazione).