logo segugio.it
Chiama gratis 800 999 555 Chiama gratis 800 999 555

Abi: l’accesso alla garanzia del Fondo va semplificato

Pubblicato il 01/05/2020
Abi: l’accesso alla garanzia del Fondo va semplificato

"È opportuno semplificare ulteriormente le modalità di accesso alla garanzia del Fondo, soprattutto in relazione alle operazioni di finanziamento di minore dimensione. In questa logica, si propone l'estensione della procedura facilitata senza valutazione del merito di credito per le domande di garanzie relative a finanziamenti fino a 100 mila euro, rispetto agli attuali 25 mila euro". A dirlo è stato il direttore generale dell'Abi, Giovanni Sabatini, in audizione presso la commissione di inchiesta sul sistema bancario.

Una misura, quella dei 25mila euro, che potrebbe interessare oltre 3 milioni di soggetti, tra imprese e professionisti. L’Associazione bancaria italiana chiede di rendere più agevoli le modalità di accesso alla garanzia del Fondo, data anche la necessità da parte di banche e di imprese di darne tempestiva applicazione.

Sabatini si sofferma anche sull’erogazione dei prestiti superiori ai 25mila euro alle imprese e chiede una tutela sotto il profilo penale per le banche qualora le imprese, destinatarie dei finanziamenti, andassero incontro ad insolvenza e procedure fallimentari.

Garanzia Italia è una misura straordinaria adottata per sostenere tutte quelle imprese messe ko dall’emergenza coronavirus. Grazie a 200 miliardi di euro di garanzie di Stato stanziati dal Decreto "Liquidità”, vengono rilasciate alle imprese garanzie a condizioni agevolate, controgarantite dallo Stato, sui finanziamenti erogati dagli istituti di credito. Una strada per reperire liquidità e finanziamenti volti ad affrontare l’emergenza Coronavirus e per far sì che le attività possano andare avanti.

Arriva la nuova moratoria per le famiglie

Raggiunta, intanto, una nuova intesa tra Abi e consumatori per supportare le famiglie e i lavoratori autonomi e liberi professionisti colpiti dall’evento epidemiologico da Covid 19. In prima linea le associazioni Acu, Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Asso-Consum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Centro Tutela Consumatori e Utenti, Federconsumatori, La Casa del consumatore, Lega consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Udicon, Unione nazionale dei consumatori. L’accordo prevede la sospensione delle eventuali rate scadute e non pagate dopo il 31 gennaio 2020. Non è prevista alcuna commissione.

Il processo di ammortamento riprenderà al termine del periodo di sospensione con il corrispettivo prolungamento del piano di ammortamento per una durata equivalente al periodo di sospensione. Per poter accedere alla nuova moratoria è necessario che si sia registrata: la cessazione del rapporto di lavoro subordinato per qualsiasi tipo di contratto; la sospensione dal lavoro o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni; la morte o l’insorgenza di condizioni di non autosufficienza; la riduzione di un terzo del fatturato causata dall’evento epidemiologico per lavoratori autonomi e liberi professionisti.

L’iniziativa nasce per supportare le fasce della popolazione più deboli e rientra nell’ambito della collaborazione tra Abi e Associazioni dei Consumatori. Gli ambiti di intervento - si precisa in una nota - sono: mutui garantiti da ipoteche su immobili non di lusso erogati prima del 31 gennaio 2020 a persone fisiche per ristrutturazione degli stessi immobili ipotecati, liquidità o acquisto di immobili non adibiti ad abitazione principale, che non rientrano nei benefici previsti dal fondo Gasparrini o pur essendo connessi all’acquisto dell’abitazione principale non presentano le caratteristiche idonee all’accesso del fondo Gasparrini. Compresi nell’iniziativa i prestiti non garantiti da garanzia reale a rimborso rateale erogati prima del 31 gennaio 2020.

Pronto un tavolo di confronto per l'agricoltura

L’Associazione bancaria italiana dichiara di essere pronta a partecipare ad un apposito tavolo di lavoro, qualora il Ministro dell’Agricoltura decidesse di costituire per affrontare in maniera mirata le criticità operative e il monitoraggio delle iniziative già attivate in relazione alle attività agricole. "ABI - si legge in una nota - sin dal primo manifestarsi delle conseguenze del coronavirus, è proattiva per contribuire fattivamente ad iniziative a sostegno di tutti i settori produttivi, oltre che delle famiglie e, pertanto, non farà mancare attenzione e disponibilità anche a questo importante settore economico".

A cura di: Tiziana Casciaro

Come valuti questa pagina?

Valutazione media: 0 su 5 (basata su 0 voti)

Articoli correlati