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Nuda proprietà: mercato alimentato sempre dagli investitori

Pubblicato il 04/05/2020
Nuda proprietà: mercato alimentato sempre dagli investitori

C’è sempre fermento nel mercato immobiliare per quanto riguarda la nuda proprietà, termine con il quale si identifica il possesso da parte di una persona di un bene – in questo caso di una casa - di cui però non ha il diritto di usufrutto. In generale, a vendere sono prevalentemente pensionati che vogliono impostare il loro futuro avendo un ombrello finanziario sufficiente da garantire un certo tenore di vita e, anche, persone di mezz’età impegnate ad aiutare i propri figli o a chiudere posizioni di debito pregresse. Chi invece compra in questo particolare segmento del mercato sono soprattutto investitori, che hanno individuato nel mattone uno dei migliori strumenti per difendersi dalla volatilità della finanza.

Il 63,4% vende per liquidità, il 68,1% compra per investire

Secondo quanto emerge da un’analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, nel corso del 2019 chi ha realizzato compravendite di nuda proprietà – tramite il network delle agenzie affiliate - risulta che il 63,4% di chi ha venduto l’ha fatto “per reperire liquidità e, quindi, per mantenere un certo tenore di vita, oppure per far fronte a esigenze legate all’avanzare dell’età e a volte per sostenere i figli nell’acquisto della casa”. Tra le motivazioni di acquisto di una casa in nuda proprietà emerge invece che il 68,1% delle operazioni che sono state analizzate è stata finalizzata all’investimento a lungo termine, mentre il 31,9% ha riguardato l’abitazione principale.

I bassi prezzi dirottano gli investitori sull’acquisto

Rispetto all’anno precedente è quindi diminuita sensibilmente la percentuale di chi compra la nuda proprietà per investimento (nel 2018 la quota era al 76,3%) poiché, spiega l’analisi di Tecnocasa, “il ribasso dei prezzi degli immobili, infatti, sta spingendo verso l’acquisto della piena proprietà”. A questo proposito, chi fosse intenzionato a cogliere il momento propizio può consultare Segugio.it, che permette un rapido e gratuito confronto tra i migliori mutui per l’acquisto di una casa e, tra le altre cose, mette a disposizione del risparmiatore dettagliate guide.

A vendere sono soprattutto i ‘single’

Tornando alla ricerca di Tecnocasa, gli acquirenti di nuda proprietà nel 2019 si sono distribuiti in modo uniforme nelle diverse fasce di età, con una leggera prevalenza delle persone comprese tra 45 e 54 anni (che compongono il 25,5% del totale). La maggioranza dei venditori di nuda proprietà è appartenuta invece a nuclei familiari monocomponente: nel 56,1% dei casi infatti si è trattato di single (30,6%), vedovi (20,4%), divorziati e separati (5,1%). Rilevante comunque la quota delle coppie che hanno venduto (33,7%) e delle coppie con prole (10,2%). Per quanto riguarda gli acquirenti, la maggior parte di loro è stata rappresentata da coppie e coppie con figli, per una quota del 63,6% del totale.

Tirano sempre di più i tagli ampi

La tipologia più compravenduta con la formula della nuda proprietà è stato il trilocale con il 42,9% delle preferenze, seguiti dai bilocali (con il 24,8%) e dai 4 locali (attestati al 15,2%). Rispetto al 2018 è aumentata la percentuale di compravendite di tagli ampi, mentre sono diminuiti gli acquisti di bilocali e monolocali. Anche in questo caso, a determinare questa tendenza ha contribuito principalmente il ribasso delle quotazioni.

Da un’indagine effettuata (a metà marzo) sugli immobili presenti sul portale di Tecnocasa emerge che, sul sito, sono proposti oltre 700 unità con la formula della nuda proprietà, con la maggior concentrazione in Lombardia e, a seguire, nel Lazio, in Emilia Romagna, Veneto e Piemonte. Per la precisione, le tipologie in nuda proprietà sono costituite soprattutto da appartamenti, anche se non mancano soluzioni indipendenti come ville, porzioni di ville e rustici.

A cura di: Fernando Mancini

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