Mutuo giovani prima casa: come richiederlo
La domanda di accesso al Fondo di garanzia prima casa deve essere presentata alla banca che eroga il mutuo. Allo stesso tempo, è necessario scaricare tutta la documentazione sul sito del MEF: il modulo compilato va all’istituto di credito, che a sua volta lo passerà a Consap perché lo valuti.

I giovani sotto i 36 anni di età che avessero intenzione di acquistare una prima casa pur non disponendo di grandi risparmi, possono ricorrere all’aiuto dello Stato che garantisce l’immobile con il Fondo di garanzia prima casa.
In seguito all’emergenza Covid-19, lo Stato è intervenuto sulla disciplina che regola il Fondo di garanzia prima casa per ampliare le opportunità offerte ai giovani e agevolarne la condizione di proprietari. Per questo, ha rifinanziato il Fondo potenziando la garanzia dal 50% all’80%.
Con il recente Decreto Sostegni bis modificato dalla Legge 23 luglio 2021 n.106, le categorie definite prioritarie che presentano un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore ai 40.000 euro annui, possono accedere al Fondo di garanzia mutui prima casa e ottenere una garanzia all’80% della quota capitale del mutuo, ma soltanto se il mutuo supera l’80% del valore dell’immobile, comprensivo di oneri accessori.
Qualora si avessero tutti i requisiti necessari per accedere al Fondo ma un ISEE superiore ai 40.000, la garanzia del Fondo non potrà superare il 50% della quota capitale.
Le categorie ammesse
Il Fondo di garanzia non è una novità tra le misure del Governo mirate ad agevolare l’accesso dei giovani ai mutui. Istituito nel 2014 con la Legge del 27 dicembre 2013 n.147, concede una garanzia del 50% sulla quota capitale del mutuo per l’acquisto di una prima casa o finalizzato al finanziamento dei lavori di ristrutturazione ed efficientamento dell’unità immobiliare.
La legge offre priorità di accesso alle seguenti categorie:
- nuclei familiari monogenitoriali con figli minori (anche genitori separati o divorziati);
- giovani di età inferiore ai 36 anni;
- giovani coppie di cui almeno uno dei componenti non abbia superato i 36 anni;
- conduttori di alloggi dell’Istituto Autonomo delle Case Popolari.
Per queste categorie è previsto un tasso di interesse calmierato, perché il tasso effettivo globale (TEG) non può essere superiore al tasso effettivo globale medio (TEGM), pubblicato trimestralmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ai sensi della legge 7 marzo 1996, n.108.
Come fare domanda di accesso al Fondo
La domanda di accesso al Fondo di garanzia per la prima casa deve essere presentata direttamente alla banca o all’intermediario finanziario che eroga il finanziamento. Allo stesso tempo, è necessario scaricare tutta la documentazione sul sito del MEF.
Sul portale del Ministero dell’Economia e delle Finanze è specificato che le richieste potranno essere presentate “solo dopo che la banca abbia assicurato l’operatività a favore della propria clientela”, rispettando il termine previsto dei 30 giorni lavorativi dall’adesione della banca al Fondo.
È comunque sempre possibile consultare l’elenco delle banche aderenti, che è in continuo aggiornamento, sullo stesso sito di Abi oppure sul portale di Consap, la Concessionaria di servizi pubblici a cui è affidata la gestione del Fondo.
In quanto tempo si ottiene la garanzia
Il modulo correttamente compilato va inoltrato all’istituto di credito, che dovrà passarlo a Consap, che nel termine di 20 giorni dovrà comunicare alla Banca l’ammissione alla garanzia. Infine sarà la Banca a dare comunicazione entro 90 giorni del perfezionamento del mutuo garantito, o in caso in cui respingesse la richiesta, dell’esito negativo.
L’intero processo è documentabile perché il richiedente può ottenere la documentazione che attesti l’invio della domanda a Consap.
Occhio ai requisiti
Oltre al limite dei 36 anni di età (non compiuti durante l’anno del rogito del mutuo) e dell’ISEE non superiore ai 40.000 euro, ci sono dei requisiti a cui attenersi riguardo al mutuo e alla casa:
- la somma richiesta non può essere superiore a 250.00 euro;
- l’abitazione deve essere prima casa e non deve essere di lusso (una villa, un castello, un’abitazione signorile o un palazzo di pregio).
Infine, la banca con la quale si porta avanti la pratica di mutuo deve avere aderito all’iniziativa in base al Protocollo di intesa sottoscritto l'8 ottobre 2014 tra Ministero dell’Economia e delle Finanze e Abi.