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Come richiedere il mutuo giovani con il Fondo di garanzia?

L’unico modo per accedere al Fondo di garanzia è rivolgersi alla banca a cui si sta richiedendo il mutuo. Indispensabile utilizzare il modulo da scaricare sul sito Consap o del MEF e consegnarlo alla banca. Al modulo andrà allegata anche la dichiarazione Isee.

giovane coppia sdraiata sul divano davanti a un computer
Come richiedere il mutuo giovani con il Fondo di garanzia?

I giovani che non hanno compiuto ancora 36 anni possono acquistare casa pur non disponendo di un anticipo, ma ottenendo un mutuo che copre fino all’intero valore dell’immobile.

A stabilirlo, la normativa introdotta come misura urgente post-covid contenuta nel Decreto Sostegni bis pubblicato in Gazzetta Ufficiale con il DL 25 maggio 2021 n.73, poi prorogata ogni anno, fino all’ultima legge di Bilancio che ne conferma la validità per tutto il 2024.

Con il potenziamento del precedente Fondo di garanzia prima casa, il Decreto contiene misure fondamentali per rendere più semplice l’accesso ai mutui dei giovani.

Come comprare casa senza versare anticipo?

Fino a pochi anni fa, per acquistare casa era necessario disporre di una somma iniziale, visto che le banche di norma finanziano al massimo fino all’80% del valore dell’immobile oggetto di garanzia. Ottenere un mutuo 100% era invece molto difficile e soprattutto costoso, perché le banche per ripagarsi il rischio più alto chiedevano prima di tutto una garanzia aggiuntiva – una fideiussione oppure un’assicurazione – quindi tassi più elevati, fino al doppio rispetto ai tassi più convenienti del mercato.

La crisi post-covid ha portato all’approvazione di misure mirate a far ripartire il settore e allo stesso tempo dare un’importante opportunità ai giovani che non avessero disponibilità di affrontare la spesa di un mutuo.

Ecco che il preesistente Fondo di garanzia mutuo prima casa, che a regime prevede una garanzia pubblica del 50% del valore dell’immobile, con le nuove disposizioni è stato potenziato fino all’80% della quota capitale del mutuo superiore all’80% rispetto al prezzo d’acquisto dell’immobile, comprensivo di oneri accessori.

L’ultima legge di Bilancio ha prorogato l'innalzamento della garanzia fino al 31 dicembre 2024, scadenza entro la quale dovranno presentarsi le domande di ammissione al Fondo. 

Un correttivo al TEGM è stato inoltre introdotto dalla legge di conversione del decreto Aiuti ter, la n.175 del 17/11/2022, al fine di agevolare l'offerta di mutui a tasso calmierato con garanzia fino all'80% anche nei casi in cui il TEG superi il TEGM.

Le categorie prioritarie ammesse

Poiché l’obiettivo del potenziamento del Fondo di garanzia è dare una mano ai giovani che hanno la volontà di diventare proprietari di una casa senza averne i mezzi sufficienti, la condizione necessaria per accedere all'agevolazione è avere un ISEE non superiore ai 40.000 euro annui.

Premesso questo, la garanzia pubblica del Fondo è concessa in via prioritaria alle seguenti categorie:

  • giovani che non abbiano ancora compiuto 36 anni di età;
  • famiglie monogenitoriali con figli minori a carico;
  • giovani di età inferiore a 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico;
  • persone separate, divorziate o vedove, conviventi con almeno un proprio figlio minore;
  • giovani coppie coniugate o conviventi da almeno due anni;
  • conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari.
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I requisiti per accedere al Fondo

Il Fondo di garanzia è destinato a tutti i cittadini che alla data di presentazione della domanda di mutuo non siano proprietari di altri immobili a uso abitativo. Fa eccezione chi ha acquisito la proprietà di un immobile per successione causa morte del proprietario.

Inoltre, l'immobile non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi) e non deve avere le caratteristiche di lusso indicate nel decreto del Ministero dei lavori pubblici in data 2 agosto 1969, n.1072.

Altra condizione da rispettare è che il mutuo sia destinato a finanziare una prima casa e che non sia superiore ai 250.000 euro, concesso da banca o intermediario finanziario che abbiano aderito all’iniziativa in base al Protocollo di intesa sottoscritto l'8 ottobre 2014 tra Ministero dell’Economia e delle finanze e Abi.

Ulteriore condizione per richiedere la garanzia del Fondo è che parte mutuataria e parte datrice di ipoteca devono sempre coincidere con i richiedenti l’accesso al Fondo, visto che in presenza della garanzia statale non è possibile l'intervento di ulteriori garanzie di un terzo datore di ipoteca.

Come fare domanda al Fondo?

L’unico modo per accedere al Fondo di garanzia è rivolgersi alla banca o all’intermediario finanziario a cui si sta richiedendo il mutuo, dopo aver verificato che l’istituto di credito aderisca all’iniziativa.

Le richieste potranno essere presentate, come specificato sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze “solo dopo che la banca abbia assicurato l’operatività a favore della propria clientela, termine previsto in 30 giorni lavorativi dall’adesione della banca al fondo”.

L’elenco delle banche ad oggi aderenti, in continuo aggiornamento, è disponibile sul sito di ABI e su quello di Consap.

Per fare domanda è indispensabile utilizzare il modulo di accesso al Fondo da scaricare sul sito Consap o del MEF, oppure a disposizione presso gli stessi istituti di credito, rispettando la scadenza del 31 dicembre 2024.

All’interno del modulo sono previste solo tre tipologie di acquisto che consentono l’accesso al Fondo:

  • acquisto di immobile;
  • acquisto e intervento con ristrutturazione e accrescimento di efficienza energetica;
  • acquisto da costruttore (con accollo da frazionamento).

Al modulo andrà allegata anche la dichiarazione ISEE, indispensabile per dimostrare un reddito entro il limite consentito dei 40.000 euro annui. Per chi rientrasse nei requisiti sopra elencati, ma avesse un ISEE superiore al livello consentito, la garanzia ottenibile rimane al 50% della quota capitale del mutuo.

I tempi di risposta

La risposta di ammissione al Fondo arriva da Consap, che entro 20 giorni la comunica alla banca. Questa a sua volta ha tempo 90 giorni per perfezionare il mutuo garantito e procedere con l’erogazione oppure, in caso contrario, comunicare la mancata erogazione, condizione che farà decadere la garanzia concessa.

Si può sempre richiedere alla banca la documentazione che attesti l’invio della domanda a Consap.

Come funziona la garanzia dello Stato?

Il Fondo di garanzia mutui prima casa è stato introdotto con la Legge di Stabilità del 2014 tramite la legge n.244 del 24/12/2007, sostituendo il vecchio Fondo giovani coppie. La sua capacità finanziaria è determinata dalle somme stanziate dal Governo, che per il 2024 ammontano a 282 milioni di euro.

La gestione è affidata alla Consap S.p.A, la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici controllata al 100% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, del quale è una società in house.

Nel caso in cui il mutuatario non procedesse con il rimborso delle rate, il Fondo interviene liquidando alla banca l’importo previsto dalla garanzia, ma si rifà sul titolare del mutuo, agendo nei suoi confronti per recuperare la somma liquidata alla banca creditrice, anche mediante il ricorso alla procedura di iscrizione a ruolo (previsto al comma 1 e 2 dell’art.8 del Decreto Interministeriale del 31 luglio 2014).

Ultimo aggiornamento gennaio 2024

A cura di: Paola Campanelli

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