Immobiliare, cresce l’interesse all’acquisto. Il calo dei mutui aiuta
Resta elevato il desiderio di investire nel mattone. Secondo un sondaggio condotto dal portale Rexer, ben il 30% dei rispondenti dichiara di voler acquistare un immobile nei prossimi dodici mesi, anche tra quanti sono già in possesso di una casa di proprietà.

La tanto temuta recessione non c’è stata. Seppur a ritmo contenuto, l’economia continua a crescere e così gli italiani non perdono la voglia di puntare alla casa di proprietà. Complice la situazione dei mutui, con i tassi in discesa grazie al cambio di rotta da parte della Bce.
I costi di manutenzione tra le ragioni per vendere
Il portale immobiliare Rexer ha effettuato un sondaggio tra i propri utenti rilevando che il 56% possiede già un immobile, con la quota che sale al 66% nel Nord. Inoltre, ben il 30% dei rispondenti dichiara di voler acquistare un immobile nei prossimi dodici mesi, anche se già in possesso di una casa di proprietà. I consumatori prevedono ulteriori aumenti dei valori nei prossimi dodici mesi, con aspettative ancora più alte su Milano: il 45% dei rispondenti si aspetta un aumento dei prezzi nei prossimi 12 mesi, il 61% se lo aspetta nel capoluogo lombardo.
L'interesse alla vendita sta crescendo, ma uno su sei preferisce non vendere perché ritiene che i prezzi saliranno ancora. Tra quanti hanno intenzione di vendere, la prima motivazione è data dagli elevati costi di manutenzione e dal prezzo, con un impatto crescente all'aumentare dell'età dei rispondenti.
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MUTUO BBVA | |
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TAN: | 3,05% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 150,00 Perizia: € 200,00 |
TAEG: | 3,24% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 424,31 (mensile) |
MUTUO SPENSIERATO PLUS EDITION | |
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TAN: | 2,90% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 1.000,00 Perizia: € 350,00 |
TAEG: | 3,35% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 416,23 (mensile) |
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TAN: | 3,21% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 750,00 Perizia: € 320,00 |
TAEG: | 3,40% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 433,01 (mensile) |
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Cresce la propensione all’acquisto
L'interesse all'acquisto sta crescendo anche grazie alle politiche monetarie finalmente espansive che facilitano l'accesso al credito, con il 37% del panel che dichiara di aver aumentato il suo interesse all’acquisto di un immobile negli ultimi due anni. Il tasso bloccante, ovvero la soglia massima di tasso d’interesse considerata tollerabile dagli acquirenti, è del 2% nelle fasce più giovani (fino a 44 anni) e meno istruite (fino a laurea triennale), mentre sale al 4% - 5% con l’aumentare dell’età e del livello di istruzione (over 55 e laureati magistrale). Un differente atteggiamento che evidentemente si spiega con il fatto che i junior ricordano l’era dei tassi (ufficiali) zero, mentre chi è più avanti con l’età ha vissuto anche il periodo dei mutui a due cifre percentuali.
“La riduzione dei tassi di interesse stimola ulteriormente il mercato; la ripresa dell'economia, con il conseguente incremento del Pil, garantisce un ambiente più favorevole per gli acquisti immobiliari”, commenta Monica Regazzi, chief financial officer di Rexer.
L’Osservatorio di Segugio.it, aggiornato mensilmente, conferma la tendenza in atto. A settembre i tassi Euribor e Irs (benchmark rispettivamente per la costruzione dei mutui a tasso variabile e a tasso fisso) sono calati sensibilmente. Di conseguenza, il Tan medio per un finanziamento a 20-30 anni che arriva al 4,36% per il variabile e al 2,96% per il fisso. Non a caso, la rata costante per tutta la durata del contratto conquista il 99,6% delle richieste, relegando le altre opzioni a casi sporadici.
L’attrattività delle città italiane
Tornando alla survey in esame, è stato messo a punto un indice per identificare le città italiane più attrattive, in base alla dinamica immobiliare. Al primo posto è risultata Milano per gli elevati volumi di compravendita e le quotazioni immobiliari in crescita. Seconda classificata Roma, che attira milioni di turisti ogni anno e presenta il più alto numero di transazioni immobiliari nel 2023. In terza posizione, a pari merito, Torino e Bologna, dove una combinazione di storia, cultura, innovazione e forte identità locale contribuisce all'attrattività per residenti ed investitori.
Nella top ten della classifica ci sono anche città del Sud Italia come Bari e Napoli che, seppur presentino quotazioni più basse e un minor numero di transazioni immobiliari rispetto alle città sopra riportate, sono in crescita e iniziano a configurarsi con un buon potenziale, anche per gli acquirenti di seconde case.
Tornando alle dinamiche a livello nazionale, dallo studio arrivano segnali di ottimismo per il mercato immobiliare, soprattutto per l’aumento della domanda, rafforzato dall’attuale tendenza verso la rigenerazione urbana, che pone un forte accento sulla sostenibilità ambientale ed edilizia, sia per le nuove costruzioni, che per il restauro di edifici esistenti.