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I migliori mutui a tasso fisso di aprile 2021

Chi è alla ricerca di rate costanti per tutta la durata di un finanziamento, non può che optare per un mutuo a tasso fisso. Il mutuatario non riceverà alcuna sorpresa al momento di pagare le rate del mutuo, in quanto il tasso resterà uguale per tutto il periodo del rimborso.

Pubblicato il 07/04/2021
mano che disegna un simbolo di percentuale
I migliori mutui a tasso fisso di aprile 2021

Un mutuo a tasso fisso si rivolge principalmente a chi non vuole correre rischi e pianificare il bilancio familiare in anticipo. Il tasso di interesse, in questi casi, non cambia a seconda delle oscillazioni dei mercati finanziari e di conseguenza il mutuatario non riceverà alcuna sorpresa al momento di pagare le rate del mutuo: il tasso resterà costante per tutto il periodo del rimborso.

Un mutuo a tasso fisso ha un costo maggiore rispetto a quello con tasso variabile, ma è adatto per chi vuole conoscere sin dall’inizio l’ammontare totale del finanziamento. Naturalmente questo tipo di mutuo non consente di beneficiare nemmeno dei vantaggi delle fluttuazioni dei mercati.

Le migliori offerte di aprile 2021

Se sei alla ricerca di rate costanti nel tempo per il tuo mutuo, corri su Segugio.it e confronta i migliori mutui a tasso fisso aggiornati quotidianamente. Partiamo da una simulazione di mutuo a tasso fisso per acquisto prima casa e ipotizziamo che il richiedente sia un 35enne residente a Milano che percepisce 2.600 euro mensili. Supponiamo che l’importo del mutuo sia di 100.000 euro, il valore dell’immobile sia pari a 200.000 euro e la durata del mutuo sia di 30 anni. La rilevazione è stata effettuata il 7 aprile.

La soluzione migliore è Mutuo UniCredit Tasso Finito che prevede una rata mensile di 310,29 euro (Tan 0,75% e Taeg 0,87%). Tanti i punti di forza di questo finanziamento: le spese periodiche sono gratuite e quelle di istruttoria sono ridotte. Questo mutuo è riservato a tutte le persone che agiscono per scopi strettamente personali. L’età massima del richiedente più giovane alla scadenza del mutuo non può andare oltre gli 80 anni compiuti.

Obbligatoria la copertura incendio/scoppio sull’immobile oggetto di garanzia ipotecaria. I clienti possono decidere se optare per una polizza della banca o scegliere una compagnia assicuratrice esterna. Non ci sono penali in caso di estinzione anticipata parziale o totale.

Vediamo ora quali sono i migliori mutui a tasso fisso per l’acquisto di una seconda casa. La nostra simulazione vede come richiedente un impiegato di 45 anni residente a Roma che percepisce un reddito di 2.600 euro mensili. Ipotizziamo che l’importo del mutuo sia di 110.000 euro, il valore dell’immobile sia pari a 160.000 euro e la durata del mutuo sia di 20 anni.

Al primo posto c’è MigliorCasa 70 di Banca Carige (Tan 0,55% e Taeg 0,92%). Il finanziamento è rivolto a tutti i consumatori. I contraenti, esclusi i garanti, non devono superare i 75 anni di età alla scadenza del mutuo.

L’importo massimo concedibile sarà pari al 70% del minore tra il prezzo di acquisto e il valore di perizia dell'immobile cauzionale. In caso di acquisto all’asta, invece, l’importo finanziabile sarà massimo il’70% del valore dell’importo di aggiudicazione.

La perizia è a carico del mutuatario. Tra le garanzie richieste c’è l’ipoteca di primo grado sull’immobile, o di grado successivo a seconda delle valutazioni della banca. L'effettiva erogazione avviene nel momento della certificazione da parte del notaio dell’avvenuta iscrizione ipotecaria.

In caso di mutuo ristrutturazione a tasso fisso per 20 anni e di richiesta da parte di un impiegato di 35 anni di un importo di 50.000 euro per un valore di immobile di 100.000 euro, la soluzione più conveniente resta Mutuo UniCredt Tasso Finito con una rata mensile di 218,97 euro (Tan 0,50% e Taeg 0,72%).

In questi casi l’importo massimo finanziabile è entro il 50% del valore attuale dell’immobile offerto in garanzia e comunque non superiore all’80% dell’importo dei lavori da effettuare. Si tiene conto – fa sapere UniCredit - anche dell’eventuale ammontare del debito residuo in presenza di ipoteca di 1° grado già iscritta dall’istituto di credito sull’immobile oggetto di ristrutturazione.

A cura di: Tiziana Casciaro

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