Figli all'Università: quando conviene affittare o acquistare casa
Affittare o acquistare casa: entrambe le opzioni hanno vantaggi e svantaggi che possono dipendere da tanti fattori: la città, i costi di locazione o al metro quadro, fino alla durata della permanenza. Ecco allora tutto quello che c'è da sapere per fare una scelta consapevole.

Ogni anno sono centinaia di migliaia i giovani che si spostano nelle grandi città per iniziare un percorso universitario di medio-lungo periodo. Secondo uno studio dell'Università di Bergamo, ad esempio, nell'anno accademico 2021/2022 sono stati circa 330mila.
Le famiglie di questi giovani, quindi, devono compiere una scelta che, proprio all'inizio del percorso universitario dei figli, va studiata e ponderata attentamente: meglio affittare l'immobile mantenendo una certa flessibilità o acquistarlo in ottica di investimento attivando un mutuo casa? La risposta dipende molto dalla durata del percorso di studi, ma soprattutto dalla città scelta per iniziare l'anno accademico, valutando benefici e svantaggi.
Acquisto o affitto: nelle grandi città costi più elevati
In città come Venezia, Milano, Roma e Firenze l'affitto medio per un monolocale in posizione semicentrale di 50 mq può superare i 1.000 euro mensili, per cui ipotizzando 5 anni di permanenza (laurea triennale e biennio di specialistica), la cifra raggiungerebbe i 60.000 euro complessivi.
Immaginando di optare per l'acquisto dello stesso immobile, l'esborso per la famiglia sarebbe senz'altro più elevato visto che in città come Roma e Milano, molto gettonate non solo da studenti ma anche da lavoratori, il costo al metro quadro va dai 3.000 ai 4.500 euro.
Pensare di acquistare lo stesso monolocale costerebbe quindi dai 150.000 ai 225.000 euro. Una somma importante, ma che a seconda dei casi potrebbe anche rappresentare un buon investimento di lungo termine, vista la costante richiesta di immobili in affitto, unica soluzione per chi non ha i mezzi economici per attivare un mutuo seconda casa.
Acquisto o affitto: nelle città di media grandezza le opportunità più interessanti
Cambiando città, però, cambia anche lo scenario. In centri meno grandi come Genova, Perugia, Pavia, i prezzi al metro quadro vanno dai 1.100 euro ai 1.300 euro, motivo per cui l'opzione di comprare casa significherebbe un esborso che andrebbe dai 55.000 ai 65.000 euro circa. Le realtà più periferiche, ma non per questo meno interessanti, in altre parole, consentirebbero alle famiglie di optare per l'acquisto dell'immobile a fronte di un costo complessivo più sostenibile.
Confronta le offerte di mutuo seconda casa a tasso viariabile:
MUTUO MPS MIO ACQUISTO ABITAZIONE | |
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TAN: | 2,28% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 660,00 Perizia: € 300,00 |
TAEG: | 2,76% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 571,23 (mensile) |
MUTUO BBVA | |
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TAN: | 2,49% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 165,00 Perizia: € 200,00 |
TAEG: | 2,87% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 582,52 (mensile) |
MUTUO A TASSO VARIABILE | |
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TAN: | 2,65% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 330,00 Perizia: € 200,00 |
TAEG: | 3,06% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 590,96 (mensile) |
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Comprare casa: vantaggi e svantaggi
L'acquisto di un immobile in questi termini porta con sé una serie di benefici tra cui la stabilità abitativa per i propri figli, la disponibilità di un patrimonio immobiliare, la possibilità di affittare casa una volta terminato il percorso di studi o la vendita dell'immobile con un valore più elevato se il mercato è favorevole.
D'altro canto, vanno tenuti in conto anche i tassi di interesse sul mutuo, i costi accessori per la compravendita, il rischio di una svalutazione dell'immobile se il mercato diventasse sfavorevole, i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria e i costi IMU.
Affittare casa: vantaggi e svantaggi
Anche l'opzione affitto presenta ovviamente dei vantaggi e degli svantaggi. Tra i primi rientrano senza dubbio la facoltà di cambiare immobile in base alle proprie esigenze, un minor esborso complessivo, nessun mutuo casa o IMU da pagare, la possibilità di detrarre le spese per il canone nel modello 730 che possono andare dai 150 ai 2.000 euro annui a seconda dei casi (serve un contratto registrato presso l'Agenzia delle Entrate e la residenza nell'immobile in affitto).
Tra gli svantaggi, invece, la certezza che i soldi spesi per l'affitto andranno "persi", il rischio che il canone possa aumentare specialmente se si opta per un affitto breve, o lo sfratto vero e proprio se il proprietario decidesse di cambiare la destinazione d'uso della casa.
Le offerte di mutuo seconda casa a tasso variabile:
Banca | Tasso | Rata | Taeg |
---|---|---|---|
Banca Monte dei Paschi di Siena | 2,28% | € 571,23 | 2,76% |
BBVA | 2,49% | € 582,52 | 2,87% |
Banca Sella | 2,65% | € 590,96 | 3,06% |
Webank | 2,84% | € 601,39 | 3,16% |