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CREDIamoCI: credito alle famiglie nel mercato Ue

Pubblicato il 16/02/2015
CREDIamoCI: credito alle famiglie nel mercato Ue

L'ABI (Associazione Bancaria Italiana) e le Associazioni dei consumatori hanno stipulato un accordo per il protocollo d’intesa CREDIamoCI, con il quale hanno assunto un nuovo impegno comune a fronte dell’attuale contesto economico e normativo Ue: lavorare per favorire l’accesso al credito alle famiglie nel mercato bancario europeo.

È questa la base del Protocollo d’intesa siglato tra ABI e le Associazioni dei consumatori (Acu, Adiconsum, Adoc, Asso-Consum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, La Casa del Consumatore, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale dei Consumatori) che si propone di consolidare ulteriormente gli ambiti di collaborazione e fornire nuove soluzioni, o rafforzare iniziative in corso, per l’accesso al credito, il sostegno alle famiglie in difficoltà e la consapevolezza dei consumatori. 

Sono passati sette anni di crisi, nei quali il mondo bancario, anche attraverso la condivisione e il confronto con le Associazioni dei consumatori, ha messo in campo strumenti innovativi e unici in Europa per affrontare l’emergenza per le famiglie in difficoltà, come ad esempio la sospensione del pagamento delle rate di mutuo e il Fondo per la prima casa. Oggi, di fronte a primi timidi segnali di ripresa, che speriamo germoglino per tutti presto, l’ABI e le Associazioni dei consumatori hanno deciso di avviare un nuovo percorso di riflessione e di collaborazione di più ampio respiro.

CREDIamoCI è un programma di lavoro biennale che si cala in uno scenario economico e regolamentare profondamente cambiato: dal 4 novembre scorso, l'unione bancaria europea ha sottratto al legislatore nazionale la materia della regolamentazione bancaria. In questo scenario profondamente cambiato si colloca anche la creazione di un mercato unico europeo dei crediti ipotecari, basato su una regolamentazione omogenea in grado di aumentare, a parità di regole, la concorrenza tra i diversi Paesi. 

Sono già stati definiti gli ambiti con i possibili interventi su cui l’ABI e le Associazioni dei consumatori lavoreranno: 

Accesso al credito 

- promuovere l’istituzione di un apposito e innovativo fondo di garanzia per l’accesso al credito al consumo; 

- analizzare l’efficacia degli strumenti esistenti per mitigare il rischio di credito (es. fondi di garanzia per la casa, polizze assicurative); 

- esaminare il possibile recepimento della nuova Direttiva europea sul credito ipotecario per favorire il processo di erogazione dei crediti attraverso un’attenta analisi delle peculiarità della normativa italiana (es. mutui, polizze assicurative, prestito ipotecario vitalizio, cessione del quinto dello stipendio/pensione) e colmare le differenze con i principali paesi europei; 

- promuovere la diffusione delle informazioni dettagliate sul funzionamento del Fondo di garanzia per la prima casa. 

Sostegno alle famiglie in difficoltà 

- rafforzare gli strumenti esistenti per sostenere il pagamento delle rate dei finanziamenti nei momenti di difficoltà del mutuatario (es. iniziative di legge quali Fondo di solidarietà per i mutui per la prima casa); 

- promuovere su tutto il territorio nazionale misure standard di sospensione dell’ammortamento in favore delle popolazioni colpite da eventi di natura calamitosa (es. terremoti, alluvioni, etc.) nell’ottica di intervenire tempestivamente nei casi di emergenza ed evitare interventi differenziati a livello regionale; 

- promuovere misure di sostegno per le famiglie in difficoltà nel pagamento delle rate di alcune tipologie di credito al consumo. Si tratta di misure innovative non ancora sperimentate in questo mercato. 

Rafforzamento della consapevolezza del consumatore 

- incrementare la consapevolezza del consumatore nella scelta dei prodotti di credito e/o servizi accessori in termini di costi complessivi, rischi assunti (ad es. di credito e di mercato), valorizzando trasparenza e semplicità. 

A cura di: Orsola Mallozzi

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