Milano e Roma: si compra un terzo di casa in più
Piccoli segnali di ripresa del mercato immobiliare dopo i ribassi degli anni precedenti. E mentre gli scambi continuano a essere deboli, la diminuzione dei prezzi rende migliori le condizioni di acquisto. Le statistiche rilevano che nelle grandi città, a parità di disponibilità economica, è possibile comprare un’abitazione del 30,9% più grande rispetto a 5 anni fa; sempre considerando lo stesso arco temporale, le perdite maggiori si sono registrate in periferia, con un calo superiore al 20% a Bologna, Firenze e Torino (dati Nomisma).
Il confronto è ugualmente impietoso se consideriamo le differenze nell’ultimo biennio: per una casa di 80 metri quadri, oggi si spenderebbe quanto una di 65 a Roma e 66 metri quadri a Milano (circa 15 metri in più); rispetto al 2008, quando le quotazioni erano ai livelli massimi, la stessa cifra sarebbe bastata per acquistare al massimo una casa di 50 metri quadri.
Facciamo due conti. In termini di potere di acquisto immobiliare delle famiglie, il biennio ha registrato un +22,4% a Roma e un +21,8% a Milano, toccando quasi il 61% per entrambe se si prende come riferimento il 2008. Ma le città che hanno segnato un maggior aumento (davanti a Roma e Milano) sono Bologna e Torino: rispettivamente +32% e +31,1%; più indietro Firenze, con +18,9%. Dal 2008, invece, il capoluogo lombardo e la capitale occupano i primi due posti, con l’aumento più contenuto fatto segnare a Napoli (+37,1%).
Le cifre (dati Corriere Economia) si ricavano dall’ipotesi di acquisto di un immobile di medio livello, disponendo del 50% in contanti e finanziando la parte restante con un mutuo ventennale a tasso fisso. Tali variazioni derivano da un periodo particolarmente favorevole per chi vuole acquistare: i prezzi sono molto vantaggiosi e i mutui hanno tassi d’interesse ai minimi storici. Tuttavia c’è da fare una precisazione: i confronti sono effettuati su immobili usati, che rappresentano la grande maggioranza sul mercato. Se si prendessero in considerazione abitazioni nuove, il vantaggio sarebbe più limitato in quanto i prezzi sono scesi meno.
Un ulteriore indicatore, che fa capire quanto sia conveniente acquistare in questo periodo, è il confronto tra i mutui e i canoni di locazione. Secondo dati Nomisma, a Milano un’abitazione di circa 80 metri quadri ha un costo in media di 320 mila euro e un affitto mensile di 1200 euro: usando la cifra di 20 anni di canone in un mutuo a tasso fisso, si potrebbe finanziare il 60% del valore della casa (192 mila euro); considerando il tasso variabile si otterrebbe oltre il 70% del valore dell’appartamento. Il fenomeno è amplificato a Roma, dove gli affitti sono più cari: una casa di 80 metri quadri nel semicentro può costare in media la stessa cifra (320 mila euro), ma l’affitto richiesto sarebbe di 1400 euro; si otterrebbero 224 mila euro a tasso fisso e 266 mila euro a tasso variabile.