Istruttoria
L'istruttoria serve a valutare una proposta di mutuo o di finanziamento in generale. Se approvata, ci sarà la delibera di erogazione. Il costo è a carico del richiedente.

Quando si richiede ad una banca un mutuo per finanziare l’acquisto di un immobile, questa apre un procedimento denominato "istruttoria". L’istruttoria su una pratica viene avviata allo scopo di valutare la richiesta di mutuo attraverso una serie di parametri e precise verifiche volte a determinare l’esito della richiesta e definire le condizioni del finanziamento.
Le spese di istruttoria sono a carico del richiedente e, insieme a quelle di perizia, costituiscono gli oneri iniziali da sostenere per l’apertura di un mutuo.
Durante l’istruttoria la banca richiede che il mutuatario presenti tutti i documenti di carattere anagrafico e reddituale oltre che la documentazione relativa all'immobile oggetto del mutuo. Il costo dell’istruttoria puà variare a seconda dell’istituto di credito.
Con l’istruttoria la banca valuta nello specifico:
- la capacità del richiedente di rimborsare il finanziamento, il cosiddetto merito creditizio;
- la sua affidabilità nel saldare il debito, ad esempio verificando la sua storia creditizia e il rispetto delle scadenze nei finanziamenti contratti in precedenza;
- il loan to value, vale a dire il rapporto tra l’importo del finanziamento richiesto e il valore dell’immobile;
- la conformità catastale, la regolarità urbanistica e lo stato dell’immobile, servendosi di un perito che fornisca una perizia tecnica e estimativa;
- una valutazione di carattere legale, facendo le opportune verifiche con il notaio.
Se l’esito dell’istruttoria si rivela positivo e la banca ritiene che ci siano tutti gli elementi per concedere il credito, si arriva alla delibera di erogazione del mutuo.
Il costo dell’istruttoria è generalmente una percentuale del valore del finanziamento deliberato, ma molte banche chiedono quota fissa talvolta parametrata su classi di importo o sul loan to value.
Ultimo aggiornamento novembre 2021