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Investire, surrogare, ristrutturare: il mutuo è adesso il vero affare

Pubblicato il 17/10/2019

Aggiornato il 18/10/2019

Investire, surrogare, ristrutturare: il mutuo è adesso il vero affare

In un momento in cui le famiglie italiane guardano con diffidenza ai più classici strumenti di investimento, preferendo tenere fermi i soldi sui conti correnti, i mutui per acquistare casa si rivelano la novità più interessante del mercato finanziario.

E quando si pensava che ormai i migliori affari si fossero conclusi negli ultimi due anni di tassi ai minimi, gli stessi mercati hanno riservato sorprese a dir poco inaspettate.

A fare il punto sulla nuova situazione dei mutui c’è il Direttore Marketing del Gruppo MutuiOnline Roberto Anedda, che in un’intervista al Quotidiano Nazionale traccia una panoramica sull’intero comparto del mercato immobiliare.

La politica favorevole sui tassi annunciata dalla Bce

Per capire la politica economica che regola l’andamento dei mutui, bisogna pensare che questa va oltre i nostri confini, perché a deciderla è in buona parte la Banca centrale europea. È infatti sui tavoli del Consiglio Direttivo della Bce che si definiscono, sulla base degli scambi di denaro tra le principali banche europee, quali saranno le sorti dei nostri tassi di interesse.

L’ultima comunicazione di Mario Draghi, presidente uscente della Bce, ha riaperto la questione Quantitative easing, annunciando l’ennesima iniezione di liquidità alle nostre banche “fino a quando sarà necessario per rinforzare l’impatto accomodante delle nostre politiche”. In sostanza saranno 20 i nuovi miliardi di euro che arriveranno nelle casse delle banche, impiegati tra famiglie e imprese: per chi possiede i requisiti necessari, ottenere un mutuo non sarà così difficile.

I tassi fissi costano quasi quanto i tassi variabili

Tutti i tassi dei migliori mutui, variabili ma anche fissi, sono sotto la soglia dell’1%. Qualcosa mai visto prima, che si porta dietro anche un altro nuovo fenomeno: il tasso fisso che costa quasi quanto  il tasso variabile.

Ad esempio nel 2016 un prestito a tasso fisso di 100.000 euro della durata di 20 anni lo si stipulava al 2,80% nelle situazioni più favorevoli, mentre un anno fa la convenienza era stipulare un tasso fisso sotto il 2% e un variabile intorno allo 0,80%.

Oggi è possibile trovare occasioni con durate ventennali allo 0,60% e offerte a tasso variabile con punte minime dello 0,33%. Sulla durata dei 30 anni si va dallo 0,80% per il fisso allo 0,33% per quello variabile. “Per la prima volta nel mercato dei mutui l’intero arco di migliori offerte, dal variabile al fisso e fino alle durate più lunghe, è sceso al di sotto della già di per sé ridotta soglia dell’1%”, commenta Anedda.

La nuova corsa alle surroghe

Anche se si è già surrogato in passato, è d’obbligo cercare di approfittare delle condizioni straordinarie che un nuovo cambio di mutuo garantisce attualmente. Questo sembra che l’abbiano capito in tanti, perché l’Osservatorio di MutuiOnline.it ha registrano a settembre un’ulteriore crescita dei trasferimenti di mutuo, fino al 61,6% del totale richiesto: solo nel secondo trimestre 2019 era il 38,3% (dati MutuiOnline.it). Cerchiamo sempre di fornire suggerimenti per ottenere il prestito migliore: il primo è di contrattare con la banca, per ottenere eventualmente la sostituzione del mutuo.

Per spuntare condizioni migliori, occorre informarsi su cosa offrono le altre banche, sondando adeguatamente il mercato. Si può fare in maniera professionale, gratuita e veloce dando uno sguardo alla sezione migliori mutui surroga del comparatore Segugio.it. In alternativa, si può richiedere un preventivo personalizzato secondo i propri parametri.

Quello che si è verificato è che l’entusiasmo per i tassi così bassi ha scatenato richieste anche da chi avesse ancora pochi anni di mutuo o somme residue troppo basse, atteggiamento che porterà probabilmente le banche a rifiutare alcune richieste.

La probabile conferma dei bonus ristrutturazione

Ancora una volta il Governo ha manifestato l’intenzione di confermare le detrazioni fiscali per chi ristruttura casa o ne migliora le prestazioni energetiche, forte dei vantaggi che queste misure hanno portato al comparto edilizio del nostro Paese.

A chi avesse in programma di fare lavori in casa o abitasse all’interno di un condominio che ha messo in cantiere interventi di riqualificazione, non resta che aspettare l’approvazione della nuova Legge di Bilancio. Se la proposta di legge dovesse passare, sarà un altro anno di sconti fiscali riservati a chi sostiene una spesa per la manutenzione ordinaria e straordinaria della propria casa, del giardino o di parti comuni di edifici, ma anche interventi di risparmio energetico “qualificato” o acquisti di mobili ed elettrodomestici finalizzati allo stesso risparmio, sempre in occasione di una ristrutturazione. Le percentuali di detrazione vanno dal 50 all’85%, a seconda che si ristrutturi casa o si intervenga in maniera tale da determinare il passaggio dell’immobile (o dell’edificio nel caso si tratti di condominio) a una classe inferiore di rischio sismico.

Quanto si risparmia accendendo un mutuo adesso?

Per chi sostituisse un mutuo anche solo di un anno fa, il taglio del tasso è fino a 1 punto percentuale: vuol dire risparmiare su una rata di 500 euro dai 40 ai 60 euro al mese. Per 20 anni, fino a 14.400 euro in meno.

A cura di: Paola Campanelli

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