Il 2020 è stato l'anno delle case vacanza
L'analisi delle compravendite effettuate nei primi nove mesi dell'anno rivelano il buon trend della casa vacanza. Registrato, subito dopo il lockdown, un maggiore desiderio di acquisto dell'abitazione nelle località turistiche. La tenuta dei valori conferma questo andamento.

La casa vacanza ha riscosso successo nel 2020. È quanto risulta dall’analisi delle compravendite effettuate dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa. Nei primi nove mesi dell’anno è stata registrata una crescita della percentuale di acquisti di tale tipologia di abitazione: si è passati dal 5,9% dello stesso periodo del 2019 al 6,5%.
Il buon trend della casa vacanza è legato anche al periodo di lockdown vissuto da milioni di italiani, costretti per mesi a non abbandonare le proprie quattro mura per scongiurare nuovi contagi da coronavirus. Una volta allentate le misure, in tanti si sono riversati infatti nelle località turistiche del Belpaese.
Gettonate le soluzioni indipendenti
È sempre il trilocale a guidare la classifica delle abitazioni più compravendute: nei primi 9 mesi del 2020 questa soluzione è arrivata a toccare il 35,6% degli acquisti. A riscuotere molto successo anche le soluzioni indipendenti, che rappresentano il 28,4% delle transazioni. L’incremento è evidente rispetto allo stesso periodo di un anno fa, quando la percentuale si attestava al 26%.
La ricerca di case indipendenti e più spaziose è un altro effetto del lockdown. Scivolano in terza posizione i bilocali (21,8%). A seguire le soluzioni con 4 locali (7,6%); i monolocali (5,0%) e le abitazioni con 5 e più locali (1,7%).
Chi compra la casa vacanza?
L’indagine di Tecnocasa si è soffermata poi sull’identikit di chi compra la casa vacanza. Nel 2020 le compravendite sono state effettuate principalmente da coppie: registrato un leggero incremento rispetto al 2019. La percentuale è passata, infatti, dal 50,7% al 51,2%.
Tra gli acquirenti di case vacanza anche le famiglie con figli; la percentuale è pari al 34,2% ed è rimasta alquanto stabile rispetto al 2019. In terza posizione i single, che rappresentano il 14,7% degli acquirenti.
La fascia d’età più interessata all’acquisto della casa vacanza è quella compresa tra i 45 e i 54 anni. Questa fetta di acquirenti ha effettuato il 31% degli acquisti nei primi nove mesi dell’anno.
Occupano una buona postazione, inoltre, coloro che hanno un’età compresa tra i 35 e i 44 anni: la percentuale si attesta al 22,1% e risulta in lieve aumento rispetto a un anno fa.
La fascia d’età compresa tra i 55 e i 64 anni raccoglie il 26,8% degli acquisti realizzati nei primi nove mesi dell’anno. Ci sono poi gli over 65 con il 14,0% e i più giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni con il 6,1%.
Più mutui per la case vacanza
Lo studio rivela anche un maggiore ricorso al credito per realizzare l’acquisto di una casa vacanza. La percentuale è passata dal 16,7% al 21,8%. A spingere gli acquirenti a optare per un mutuo casa sono soprattutto i tassi di interesse ai minimi storici e la possibilità di riservare parte del capitale per eventuali necessità. L’acquisto di una casa vacanza senza ricorrere a un mutuo avviene nel 78,2% dei casi.
Nei primi nove mesi dell’anno emerge anche un altro aspetto importante: le realtà non capoluogo hanno avuto una performance migliore delle grandi città nell’ambito del mercato immobiliare. Si va ormai sempre più a caccia di appartamenti grandi e con spazi esterni (terrazzi, giardini e balconi). Caratteristiche, queste ultime, ben più facili da trovare in realtà piccole grazie ai prezzi più vantaggiosi.
Anche questa tendenza è da legare al primo lockdown. A maggio c’è stata una vera e propria corsa all’acquisto di case con compravendite che si sono poi definitamente concluse nei mesi successivi. La ripresa del mercato immobiliare è andata avanti pur nell’attesa degli effetti del secondo lockdown autunnale, risultato più lieve rispetto al primo.