Coronavirus, le raccomandazioni della Banca d’Italia
Banca d'Italia chiede un impegno importante al sistema bancario e finanziario perché assicuri che le misure adottate dal Governo in tema Coronavirus producano gli effetti tanto sperati a supporto dell'economia e del settore produttivo. Scopriamo di più.

Nel pieno dell’emergenza Coronavirus, Banca d’Italia chiede un impegno importante al sistema bancario e finanziario, chiamato a svolgere un ruolo di primo piano perché assicuri che le misure adottate o in via di adozione da parte del Governo producano gli effetti tanto sperati a supporto dell’economia e del sistema produttivo italiano. Con un documento Bankitalia punta a scongiurare e limitare disagi sulla clientela.
Da qui le raccomandazioni inviate al sistema bancario e finanziario relative alle misure di sostegno predisposte dal Governo per l’emergenza pandemica. I consigli sono in materia di tutela della clientela e in materia di antiriciclaggio e prevenzione del crimine finanziario.
Come tutelare la clientela
Banca d’Italia raccomanda "alle banche e agli intermediari finanziari di intensificare gli sforzi per ridurre al minimo i disagi per l’utenza e per agevolare l’accesso alle misure di sostegno previste dai decreti legge 17 marzo 2020, n. 18 (decreto Cura Italia) e 8 aprile 2020, n. 23 (decreto Liquidità)".
Nel caso di possibili addebiti delle rate in scadenza di prestiti o mutui per i quali è stata presentata domanda di moratoria, gli intermediari sono chiamati a porre in essere le necessarie operazioni di riaccredito. La sospensione delle rate del mutuo è una misura importante ideata per sostenere le famiglie che si trovano ad affrontare difficoltà per sopraggiunti problemi economici.
Il documento, pubblicato sul sito dell'istituto centrale, chiede inoltre alle banche di dare delucidazioni sugli strumenti varati dal Governo e di potenziare o approntare i sistemi di assistenza da remoto affinché eventuali quesiti della clientela siano trattati tempestivamente e in maniera esaustiva, favorendo scelte consapevoli e coerenti con le esigenze del cliente. In particolare, per quanto riguarda l’assistenza via web.
Inoltre sia le banche che gli intermediari finanziari sono comunque chiamati a mettere a disposizione dei clienti, dove necessario, canali alternativi al sito web, come quello telefonico o fisico.
Rischi di infiltrazioni della criminalità
Banca d’Italia chiede di mantenere anche alta l’asticella dei controlli, in quanto l’attuale crisi può offrire alla criminalità organizzata l’opportunità di infiltrarsi. Da qui la necessità di sottoporre la clientela a tutti gli obblighi previsti dalla disciplina in materia di antiriciclaggio.
"Per quanto concerne in particolare i finanziamenti alle imprese garantiti dallo Stato – si legge nel documento redatto da Bankitalia e indirizzato agli intermediari finanziari - essi dovrebbero essenzialmente mirare a fornire le imprese della provvista necessaria per far fronte ai costi di funzionamento o a realizzare verificabili piani di ristrutturazione industriale e produttiva. Le banche dovranno quindi tenere conto di questi elementi nell’adeguata verifica della clientela, oltre che ovviamente del complesso degli ulteriori elementi informativi disponibili sul profilo di rischio dei richiedenti i finanziamenti, sia in sede di concessione del finanziamento, sia nella fase di monitoraggio dello stesso".
Gli interventi per l’emergenza Covid-19
Nei giorni scorsi, intanto, la Banca d’Italia ha fatto sapere in una nota di aver stabilito nuove donazioni del valore totale di 9,5 milioni di euro per concorrere al contrasto dell’emergenza da COVID-19 nelle regioni Umbria, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Basilicata.
I progetti da sostenere – si legge in un comunicato stampa – sono stati individuati grazie alla collaborazione tra le Direzioni locali della Banca e le Presidenze delle Regioni e sono:
- in Umbria, l’allestimento di un ospedale da campo dotato di strumentazione sanitaria idonea alla gestione di pazienti affetti da Covid-19;
- in Friuli Venezia Giulia, la realizzazione di 39 posti letto presso la torre medica dell'Ospedale di Cattinara;
- in Abruzzo, la realizzazione di una nuova struttura dedicata al covid-19 a Pescara;
- in Basilicata, il potenziamento della dotazione di posti letto per la terapia intensiva e l’acquisto di dispositivi di protezione (DPI) per il personale sanitario
In questo modo il contributo che Bankitalia ha dato finora alle strutture sanitarie, che sono in prima linea contro l’emergenza Coronavirus, ammonta a 64,5 milioni di euro.