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Affitti, il turista rende di più

Avete una casa da affittare? Meglio puntare sui turisti o sugli studenti universitari? Il dilemma, molto diffuso tra i proprietari dal momento, in cui anche in Italia ha preso consistenza il mercato degli affitti brevi, trova una risposta in una ricerca.

Pubblicato il 28/09/2022
immagine con casetta e scritta for rent
A chi affittare per avere un rendimento più elevato?

Per chi ha una casa da concedere in locazione, meglio puntare sui turisti o sugli studenti universitari? Il dilemma, molto diffuso tra i proprietari dal momento in cui anche in Italia ha preso consistenza il mercato degli affitti brevi, trova una risposta in una ricerca condotta da Il Sole 24 Ore e Scenari Immobiliari.

I risultati

Lo studio ha preso in considerazione i rendimenti dei trilocali in dodici città italiane. È emerso che gli affitti brevi rendono tra il 4 e il 4,5% rispetto al 3-3,5% degli affitti a studenti. Rendimenti che, nel caso dei bilocali (che sono però meno gettonati dagli studenti) possono salire al 5-6%.

Qualche esempio può aiutare a farsi un’idea più precisa. Partendo da Roma, chi ha una casa al quartiere San Lorenzo può spuntare dal 3,5 al 4,2% tramite affitti brevi, dal 3,1 al 3,6% locando agli studenti, mentre a piazza Bologna i range scendono rispettivamente al 3,5-4,1% e 3,1-3,5%. Quanto a Milano, una casa a Porta Genova può rendere tra il 3,3 e il 4% con gli affitti brevi, tra il 2,8 e il 3,4% affittandola agli studenti, mentre in zona Bicocca si sale rispettivamente al 3,7-4,4% e al 3,2-3,8%. A Torino parco del Valentino, i primi rendono mediamente tra il 3,1 e il 3,9%, i secondi tra il 2,7 e il 3,3%. Mentre a Bologna in zona piazza Irnerio si guadagna in media il 3,7-4,4% dai turisti e il 3,3-3,8% dagli studenti.

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Le variabili in gioco

Si tratta in tutti i casi di medie, che - come sempre accade nel settore immobiliare - rischiano di essere fuorvianti, dato che poi ogni immobile ha un suo valore di mercato derivante dalle caratteristiche proprie, dalla domanda nel preciso momento in cui viene locato e anche dalla congiuntura economica.

Occorre poi ricordare che le cifre indicate sono tutte al lordo, per cui senza considerare imposte e costi di gestione.

Nel momento di scegliere la tipologia di inquilino possono entrare in gioco anche altre valutazioni. Ad esempio, molti preferiscono la sicurezza e la facoltà di rientrare in fretta in possesso dell’appartamento in caso di bisogno. Sia l’affitto turistico a breve sia a studenti danno questa possibilità, perché evitano le rigidità dei contratti 4+4, ma nel primo caso gli spazi di intervento sono maggiori. Di contro, altri preferiscono la continuità del rendimento, a fronte della necessità di dover cambiare continuamente inquilini, con il rischio per altro di avere la casa vuota per alcuni giorni al mese.

Per altro, short term e studenti sono mercati sviluppati solo in alcune città (soprattutto quelle di grandi dimensioni e i centri ad alto tasso di turismo) e in alcune zone (nei pressi degli atenei).

Valutazioni individuali

Nella scelta della tipologia di inquilino molto dipende anche dalle necessità e dalle preferenze del proprietario. Ad esempio l’affitto ai turisti richiede di essere seguito con una certa costanza, tra arrivi, partenze e pulizie, senza dimenticare di seguire da vicino gli inquilini, soprattutto se si punta a una buona recensione sui portali di affitti brevi. Nel caso degli studenti, il tempo da dedicarvi è inferiore, ma è invece maggiore il tasso di usura del bene e, di conseguenza, la necessità di manutenzione.

A cura di: Luigi dell'Olio

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