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ABI conferma: tassi dei mutui mai così bassi

Pubblicato il 07/08/2019
ABI conferma: tassi dei mutui mai così bassi

È un’estate bollente non solo per il clima torrido che ci riserva il meteo, perché mentre gli italiani si apprestano a partire per le vacanze le notizie che arrivano dai mercati finanziari hanno novità imperdibili sul fronte dei prestiti ipotecari.

Parliamo degli aggiornamenti annunciati dalla Bce in fatto di tassi di interesse e delle immediate ripercussioni sui mutui ai quali si è assistito negli ultimi giorni. Il consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso di confermare la propria politica dei tassi, che saranno pari a quelli attuali almeno fino a tutta la prima metà del 2020, mentre è in programma qualcosa di molto simile al Quantitative easing, così da consentire all'inflazione nel medio termine di tendere verso l’agognato 2% e alle nostre banche di far fronte alla domanda di credito da parte di famiglie e imprese che hanno in progetto di investire.

L’ABI annuncia il livello dei tassi ai minimi

Secondo il Rapporto Mensile ABI di luglio, a giugno scorso i tassi di interesse sulle nuove operazioni di finanziamento si attestano sui minimi storici. Nello specifico, il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è risultato pari a 1,78% (1,85% a maggio 2019, 5,72% a fine 2007).

Questi i valori della media nazionale, perché se invece si ricerca un mutuo confrontando le offerte delle banche, allora si potranno ottenere tassi in promozione ancora più economici.

Usando il comparatore Segugio.it, nella sezione mutuo migliore del giorno si va da un Tasso fisso di Credem dell’1,25% sui 30 anni (Taeg 1,56%) a uno straordinario 0,80% del migliore mutuo a 20 anni sempre dalla stessa banca (Taeg 1,13%).

Per il tasso variabile, l’offerta con il prezzo più basso per i 30 anni è ancora di Credem al Tasso Variabile dello 0,33% (Taeg 0,63%). Sui 20 anni abbiamo ancora Credem con Tasso Variabile 0,28% (Taeg 0,65%).

C’è ancora spazio per surrogare

Se si fanno due conti, un fisso stipulato anche di recente all’1,50% potrebbe oggi far valutare nuovamente l’opzione della surroga per ridurre il tasso di 50 punti base, portandolo a poco più dell’1%.

Se poi si passasse a un variabile, il risparmio dipenderà dalla durata residua del finanziamento, ma si raggiunge tranquillamente dai 300 ai 400 euro l’anno.

Perché allora i mutui perdono appeal?

I dati rilevano negli ultimi mesi un calo delle erogazioni, che a fine maggio hanno toccato meno 6%.

I motivi sono tanti, e vanno dal clima di incertezza che ha rimandato la decisione di acquisto per molte famiglie spaventate da un futuro poco stabile, alle misure fiscali penalizzanti annunciate: ad esempio quella sulla flat tax, che inizialmente doveva attingere risorse dalle detrazioni sugli interessi passivi dei mutui prima casa e ristrutturazione.

C’è poi da considerare il calo fisiologico delle surroghe, che un tempo erano una consistente fetta del mercato dei mutui, smaltite da buona parte dei mutuatari che hanno approfittato delle condizioni favorevoli per cambiare.

Cosa fare prima di decidere di cambiare mutuo

Rimane valido che, allo stato attuale dei mutui, surrogare è comunque un affare perché offre un ulteriore risparmio rispetto a quanto ottenuto fino a qualche mese fa.

Anche in questo caso, prima di prendere ogni decisione può essere utile consultare la sezione i migliori mutui surroga di oggi, con l’elenco aggiornato quotidianamente delle migliori offerte sul mercato. Se poi si desidera ottenere un preventivo personalizzato, allora basta andare nella sezione dedicata e compilare il form con pochi essenziali elementi, per arrivare poi a ricavare l’offerta migliore.

A cura di: Paola Campanelli

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