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Osservatorio Mutui: estate brillante, record importo medio chiesto

Pubblicato il 16/08/2019

Aggiornato il 29/08/2019

Osservatorio Mutui: estate brillante, record importo medio chiesto

Estate brillante per il mercato immobiliare italiano, grazie al vivace interesse degli investitori nel possedere una casa.

D’altronde sono sempre intenzionati a cogliere l’attimo favorevole offerto dagli attuali bassi tassi di interesse, già ai minimi storici e che – alla luce del recente taglio del costo del denaro adottato dalla Federal Reserve statunitense e dell’analogo orientamento promesso dalla Bce – sono destinati a rimanere bassi ancora a lungo.

Contestualmente cercano di sfuggire alla volatilità accusata dai mercati finanziari cercando rifugio proprio nel mattone, considerato da sempre un porto sicuro. I dati emersi dal più recente Osservatorio Mutui di MutuiOnline.it testimoniano questa scena soprattutto con un’accelerazione record dei mutui erogati per l’acquisto della prima casa e il nuovo massimo raggiunto dall’importo medio (sia richiesto, sia erogato).

Finanziamenti acquisto della prima casa boom rispetto al 2018

Guardando i dettagli delle richieste di mutui per finalità, la ricerca che prende in esame il trimestre a tutto luglio evidenzia il sensibile balzo registrato dalle domande di surroghe (o sostituzione), schizzate al 56,8% del totale dal 38,3% registrato nel secondo trimestre 2019.

Contestualmente, nello stesso grafico, al secondo posto troviamo le richieste di finanziamenti per l’acquisto della prima abitazione, che sono scivolate al 35,7% del totale dal 51,6% registrato nella precedente indagine.

Tuttavia, se prendiamo in considerazione il trend storico (2006-2019), le richieste di finanziamenti ipotecari per la prima abitazione restano saldamente in testa, 50,7% del totale (39,3% le surroghe/sostituzioni). Non solo rappresenta il nuovo picco dal 2014, ma questo dato evidenzia il buon momento del mercato con la decisa accelerazione che ha registrato rispetto al 43,2% consolidato nell’intero 2018. I sintonia i grafici relativi alle erogazioni effettuate.

La preferenza per il tasso fisso è ai massimi assoluti

Interessante la fotografia che restituiscono i grafici sulla tipologia dei tassi (fisso/variabile), con tutta probabilità è una conferma di come i risparmiatori vogliano sfruttare il momento propizio per acquistare una casa e mantenere il ‘costo’ del mutuo fisso a lungo.

Gli italiani che accendono un mutuo preferiscono infatti, indiscutibilmente, il tasso fisso: la quota coperta dalle richieste per questo tipo di saggio è salita nel trimestre a luglio all’88,4% dall’83% dei tre mesi a giugno. Sia nell’analisi trimestrale (2015-2019), sia in quella storica annuale (2006-2019), la preferenza per il tasso fisso viaggia ormai sui massimi assoluti.

Rispetto alla ricerca del trimestre a giugno, quella più recente mette in evidenza un allungamento delle richieste di mutui con durata ventennale (al 35,1% del totale dal 30,7%), assieme a limature per i mutui della durata di 25 anni (al 16,8% dal 18,6%) e quelli di 30-40 anni (al 22,7% dal 25,6%).

A movimentare il mercato sono soprattutto le fasce di età mature

Per quanto riguarda l’importo medio richiesto, questo nei tre mesi a luglio è salito a 136.952 euro, vale a dire al nuovo massimo nelle rilevazioni trimestrali che risalgono a gennaio-marzo 2015 (su base annuale è il nuovo top dai 132.628 registrato nel 2014).

Mentre ha trovato ulteriore conferma la crescita della domanda proveniente dalle fasce di età considerate mature, quella tra 46 e 55 anni (nel trimestre a tutto luglio salita al 22,4% dal 22,2% del secondo trimestre) e quella tra 36 e 45 anni (salita al 45,2% dal 42,7%).

Un’osservazione più attenta merita la statistica storica relativa ai mutui erogati per classi di età: dal 2006 osserviamo una discesa pressoché costante dei finanziamenti concessi alla fascia di età compresa tra i 26 e i 35 anni (dal 42,8% nel 2006 al 28% rilevato in questo scorcio del 2019) mentre, contestualmente, è cresciuta quota delle erogazioni verso le fasce di età mature (dal 13% al 22,1% per i 46-55enni e dal 5% al 6,2% per gli over 55 anni).

Tassi ai minimi storici

Il costo del mutuo, come detto, rimane ai minimi storici: nelle rilevazioni annuali il tasso fisso (per i finanziamenti a 20 e a 30 anni) è indicato all’1,73% (1,92% nel 2018) e quello variabile allo 0,88% (0,83%). Ancora più in basso le indicazioni nelle rilevazioni mensili, a luglio sono stati rispettivamente indicati all’1,4% e allo 0,84%.

Ci sono dunque buoni motivi per cogliere l’occasione e comprare una casa, magari accendendo anche un mutuo. Chi ci sta pensando può farsi un’idea e valutare l’offerta più conveniente consultando il sito MutuiOnline.it, dove può comparare le proposte delle banche, disegnare un finanziamento su misura e anche sottoscriverlo.

A cura di: Andrea Pennato

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