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Mutui a tasso variabile: ancora due anni per il nuovo Euribor

Pubblicato il 05/03/2019

Aggiornato il 06/12/2019

Mutui a tasso variabile: ancora due anni per il nuovo Euribor

L’Europa rallenta sulla riforma della Benchmark Regulation che porterà all’Euribor ibrido: ancora due anni di tempo per le banche per adeguarsi, con il nuovo metodo di calcolo che richiederà requisiti più affidabili di quelli utilizzati finora.

Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire cosa è accaduto di recente sui mercati finanziari europei. L’Euribor - o Euro Interbank Offered Rate - è il tasso di mercato europeo al quale fanno riferimento non solo i nostri mutui a tasso variabile, ma anche prestiti per un valore globale di 2.900 miliardi di euro. Il valore dell’Euribor è una misura del tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie che le banche europee effettuano tra di loro: il suo calcolo avviene giornalmente a opera dell’EMMI (European money markets institute), sulla base delle quotazioni di un panel di banche dell’Ue (attualmente 20) a partecipazione volontaria.

Tuttavia, poiché quello stesso calcolo si basa solo sulle quotazioni del mercato bancario, che rischiano di essere sempre molto volatili, lo stesso EMMI ha studiato un modello di calcolo valutato più sicuro, che mette insieme parametri differenti e soprattutto si basa sulle effettive transazioni, ogniqualvolta disponibili, e su altre fonti dei prezzi di mercato, laddove necessario.

Una riforma molto complessa, che fino al 31 dicembre 2021 richiederà l’adeguamento di calcolo di un volume incredibile di strumenti del debito, ponendosi anche l’obiettivo di introdurre parametri prodotti al di fuori dell’euro.

Le conseguenze della riforma sui nostri mutui

L’Euribor regola il costo dei mutui di migliaia di famiglie che hanno scelto un tasso variabile, per questo la riforma della Bmr li riguarderà in futuro. Con molta probabilità, come scriviamo ancora nella nostra news dello scorso gennaio, il nuovo Euribor non si discosterà molto nei valori da quello attuale, ma l’effetto “diffidenza” da parte degli operatori e soprattutto dei mutuatari nei confronti del nuovo algoritmo di calcolo porterà a rifugiarsi ancora nel più famigliare tasso fisso.

Intanto, per chi avesse intenzione di scegliere un tasso variabile, ricordiamo che i valori dell’Euribor sono ancora stabili e molto bassi. Nella sezione i migliori mutui prima casa di oggi del comparatore Segugio.it è possibile prendere visione delle offerte in assoluto più convenienti del mercato ogni giorno, ma anche fare delle simulazioni ad hoc sul proprio profilo.

Se a titolo di esempio supponiamo che a richiedere il finanziamento sia un quarantenne della provincia di Milano (importo 150.000 euro a 20 anni per un valore dell’immobile di 250.000 euro), allora la soluzione più conveniente sarà offerta da ING. Mutuo Arancio ha una rata mensile di 655,31 euro con Tasso variabile dello 0,74% (Euribor 3M+1,05%) e Taeg 0,82%. Le spese di istruttoria sono di 500,00 euro, quelle di perizia 250,00 euro e l’assicurazione obbligatoria sulla casa è gratuita. Queste condizioni promozionali prevedono che tutte le rate di ammortamento del mutuo, a partire dalla terza, siano addebitate su un Conto Corrente Arancio intestato al mutuatario, beneficiando cosi di una riduzione sullo spread dello 0,30% rispetto alle condizioni standard. ING consente in ogni caso l’addebito della rata su qualsiasi conto corrente intestato ai mutuatari.

A cura di: Paola Campanelli

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