Aumenta l’insolvenza sugli affitti
Aggiornato il 05/11/2014

Aumenta il fenomeno della morosità nel nostro paese. Ad attestare il dato è uno studio di agenzia Adnkronos, agenzia di stampa tra le più importanti del nostro paese, che rende ufficiale un quadro a tinte estremamente cupe.
La morosità degli affittuari in Italia avrebbe infatti toccato un livello medio del 50%, con i picchi di Napoli e Roma, rispettivamente al 60 e 45%. Solo apparentemente migliore la situazione milanese, se si considera che nel capoluogo meneghino e nel resto della Lombardia l'aumento rispetto ad un anno prima è del 10%, con una media doppia rispetto al resto del paese tale da dimostrare l'accelerazione della crisi.
Si tratta dell'ennesimo segnale di una disgregazione del tessuto sociale che non va assolutamente sottovalutato. Proprio per cercare di dare una prima risposta, l'esecutivo guidato da Matteo Renzi ha recentemente varato un fondo di sostegno per la cosiddetta morosità incolpevole, quella originata da eventi come un licenziamento o una malattia. In questa categoria rientrano in pratica tutti coloro che non sono in grado di onorare il contratto di affitto per cause indipendenti dalla propria volontà. Il provvedimento delineato dal decreto 102 del 2013, riguarda però solo coloro che risiedono in un comune caratterizzato da alta tensione abitativa il quale abbia provveduto già nella fase precedente al decreto a varare iniziative in favore di questa particolare categoria di cittadini.
L'intervento del governo ha anche riguardato il blocco degli sfratti per fine locazione, uno strumento che è ormai diventato una consuetudine nel nostro paese, tanto da essere arrivato alla sua trentesima edizione dal 1978. Per capire l'ampiezza raggiunta dall'emergenza, basta del resto effettuare una rapida panoramica, iniziando da una città come Prato, ove lo sfratto raggiunge rispettivamente una famiglia ogni venticinque. In questa particolare classifica, il centro toscano è tallonato da Lodi e Novara, con uno sfratto ogni trentaquattro e quaranta affittuari.
I dati riportati dal Ministero dell'Interno e riguardanti il 2013, sono altrettanto impietosi: oltre 73mila sono infatti gli sfratti eseguiti nel corso dell'anno lungo il territorio nazionale, dovuti nell'89% dei casi proprio alla morosità, con una crescita del 4,4% rispetto ai dodici mesi precedenti.
Dall'indagine di agenzia Adnkronos, emerge peraltro un altro dato abbastanza sorprendente, quello relativo al fatto che molto spesso gli stessi proprietari delle abitazioni preferiscono ricorrere ad una rinegoziazione del contratto. Un comportamento derivante anche dalla consapevolezza di una elevata percentuale di probabilità che la stessa situazione possa ripresentarsi con un eventuale nuovo affittuario.