Ddl Sblocca Italia: molte novità per chi acquista o affitta casa

La Commissione Ambiente ha apportato delle modifiche molto interessanti al ddl Sblocca Italia, che potrebbero agevolare gli investimenti di molti cittadini, diventando di grande stimolo per il mercato edilizio e immobiliare.
Punto focale: le riqualificazioni. Infatti il bonus per ristrutturazioni ed energia è stato confermato per tutto il 2015. Inoltre, è stato approvato un emendamento che introdurrebbe un nuovo incentivo sempre per i lavori di ristrutturazione e per le opere di riqualificazione energetica che potrebbero godere di un’iva agevolata al 4%, scendendo di sei punti rispetto al valore precedente.
Sulle nuove costruzioni, l’iva delle prime case vendute direttamente dalle imprese verrebbe portata al 10%, ma su questo punto ci si aspetta che il Governo intervenga per fermare l’iva al 4%, perché l’imposta sul valore aggiunto è una tassa Comunitaria, sulla quale è possibile agire solo con l’assenso di Bruxelles.
Altri nuovi vantaggi riguardano le detrazioni sull’acquisto degli immobili. Il testo originale del ddl prevedeva una detrazione fiscale del 20% del prezzo di acquisto dell’immobile per l’acquisto di una casa con lo scopo di affittarla per otto anni a canone calmierato, ma un emendamento dei Cinque Stelle, che è stato successivamente approvato dalla Commissione Ambiente, prevede che chiunque acquisti una casa di nuova costruzione o ristrutturata avrebbe diritto ad un incentivo fiscale del 20% per un importo massimo di € 300.000 dilazionato in otto anni e vale anche per l'acquisto di un secondo immobile da destinare alla locazione. Inoltre, sarebbe possibile dedurre dal reddito anche tutti gli interessi sui mutui contratti per l'acquisto dell'abitazione, indifferentemente della prima o della seconda casa.
Molta attenzione è stata data anche alle semplificazioni urbanistiche ed edilizie. Verrebbe eliminato il permesso di costruire in deroga per gli interventi di ristrutturazione urbanistica e previsti esame e voto del Consiglio Comunale, con l’obbligo di pubblicazione per il permesso di costruire in convenzione.
Il ddl va avanti prevedendo: agevolazioni per l'acquisto con riscatto (rent to buy); semplificazioni in edilizia privata, la novità la più rilevante sancisce la possibilità di frazionare o accorpare un'unità immobiliare con una semplice comunicazione al Comune, con un'importante riduzione di tempi e costi; lavori senza interventi sulle parti strutturali che comportano un cambiamento delle superfici interne, ma non della volumetria complessiva dell'edificio.
Ora il ddl Sblocca Italia deve passare l’esame della Commissione Bilancio, che ha il compito di verificare che il provvedimento non sia dannoso ai conti dello Stato; fortunatamente il Governo è deciso a far approvare il ddl e sarebbe pronto, attraverso il Ministero del Tesoro, a dare il suo parere negativo al no della Commissione.