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Mutui prima casa, come funziona il Fondo di garanzia

Pubblicato il 30/10/2019
Mutui prima casa, come funziona il Fondo di garanzia

Accedere a un mutuo per acquistare la prima casa può essere complicato. Ma forse non tutti sanno che lo Stato può dare una mano a chi non è in grado di fornire le garanzie adeguate. È questa la finalità del Fondo di garanzia mutui prima casa, istituito nel 2013 presso il ministero dell'Economia e delle Finanze in sostituzione del vecchio Fondo giovani coppie, e rifinanziato quest'anno dal Decreto crescita 2019. Grazie alla dotazione del Fondo, lo Stato offre una garanzia del 50% sulla quota capitale dei mutui ipotecari fino a 250mila euro per l’acquisto - o per l’acquisto e per interventi di ristrutturazione e efficientamento energetico - di immobili da adibire ad abitazione principale.  

Quali condizioni per richiedere accesso al Fondo

Questo strumento è riservato a chi debba comprare – o comprare e ristrutturare – la prima casa. Per questo motivo, per accedere al Fondo il richiedente non deve risultare proprietario di altri immobili a uso abitativo al momento della presentazione della domanda di mutuo, a meno che non si tratti di immobili ereditati (anche in comunione con altri eredi) e dati in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli. Non sono previsti limiti di reddito dei mutuatari.  Inoltre, ci sono dei limiti che riguardano il tipo di abitazione che si vuole comprare con il mutuo: innanzitutto l'immobile deve essee ubicato in Italia. Inoltre, non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici) e non deve essere considerato un immobile di lusso

Il tasso applicato e le condizioni del mutuo sono quelle negoziate con i soggetti finanziatori; tuttavia  quando il mutuo è richiesto da alcune categorie di soggetti è previsto che il tasso effettivo globale (Teg) non debba superare il tasso effettivo globale medio (Tegm) pubblicato trimestralmente sul sito del Mef. Le categorie sono le giovani coppie (in cui almeno uno dei due non abbia superato i 35 anni), i nuclei familiari monogenitoriali con figli minorenni, i giovani di età inferiore a 35 anni con lavoro atipico, o gli affittuari di alloggi di proprietà degli Iacp. Alle categorie appena menzionate spetta anche la priorità  nel caso in cui, per esempio, ci siano domande pervenute nella stessa giornata. 

Come funziona la garanzia

Per richiedere la garanzia del fondo è necessario che il mutuo sia stato richiesto a una banca o a un'intermediario tra quelli che hanno aderito all'iniziativa. La lista è pubblicata sui siti di Abi e Consap. La domanda di accesso al Fondo va presentata direttamente alla banca o all'intermediario finanziario aderente all’iniziativa cui si richiede il mutuo, utilizzando l’apposita modulistica: sarà l'intermediario a occuparsi di inviare la domanda per via telematica alla Consap. Le richieste potranno essere presentate solo dopo che la banca abbia assicurato l’operatività a favore della propria clientela (entro 30 giorni lavorativi dall’adesione al Fondo).  Dall'invio della domanda, la Consap ha 20 giorni di tempo per comunicare alla banca l'esito dell'istruttoria. 

Una volta che interviene il Fondo, i finanziatori si impegnano a non chiedere ai mutuatari garanzie aggiuntive non assicurative oltre all’ipoteca sull’immobile e alla garanzia fornita dallo Stato. Per le garanzie assicurative valgono i limiti previsti dalla legislazione.

La garanzia è prevista per mutui finalizzati all'acquisto, all'acquisto con ristrutturazione e all'acquisto con accollo da frazionamento. Non è quindi permesso chiedere l'accesso al fondo per finanziamenti finalizzati solo alla ristrutturazione dell'immobile.

A cura di: Gaia Giorgio Fedi

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