Mutui: Assofin conferma il trend positivo
Nonostante i segnali positivi registrati negli ultimi mesi dal settore, saranno necessari ancora un paio di anni, prima di poter assistere ad una definitiva ripresa del mercato dei mutui.
Ad attestare questa situazione è stato l'Osservatorio sul credito al dettaglio, il 36° della serie, curato da Assofin-Crif-Prometeia. Il report in questione ha infatti avuto buon gioco nel rilevare come nel primo trimestre dell'anno in corso si sia avuta una crescita del credito alle famiglie, soprattutto dei mutui, nell'ambito di un contesto che rimane però abbastanza critico e tale da non invogliare ad eccessivi trionfalismi.
Il rapporto dell'Osservatorio relativo ai primi tre mesi del 2014 mette in evidenza la crescita dei nuovi mutui rispetto al concomitante periodo dell'anno precedente, ma con percentuali che differiscono in maniera molto sensibile a quelle che erano state a loro volta diffuse recentemente da ABI. Se infatti l'associazione che riunisce gli istituti di credito operanti nella penisola aveva addirittura parlato di un più 26,5% riguardo all'incremento di nuove erogazioni nei mesi da gennaio ad aprile, l'Osservatorio Assofin ridimensiona la crescita riguardante i mutui relativi all'acquisto di immobili ad un meno mirabolante 6,2%. Più elevato, per Assofin il dato relativo agli "altri mutui", i quali avrebbero fatto registrare a loro volta un aumento del 12,4%, corposo, ma ancora molto lontano dal report di ABI.
Lo studio dell'Osservatorio Assofin punta i riflettori soprattutto sul deciso miglioramento del clima di fiducia in seno alle famiglie italiane, dovuto con tutta evidenza ai piccoli segnali di ripresa che si cominciano ad intravedere. Resta naturalmente da verificare se questo clima di fiducia sarà consolidato o meno dalla definitiva uscita da una crisi che ancora non volge al termine.
Altro motivo alla base di questa risalita delle erogazioni sarebbe anche la differenziazione nell'offerta dei mutui da parte degli istituti bancari, una tendenza iniziata in particolare con l'entrata del nuovo anno. Le nuove proposte fanno soprattutto perno sul cosiddetto loan to value, ovvero sul rapporto tra il valore dell'immobile e l'entità del mutuo concesso. Proprio questa formula consentirebbe infatti di offrire prodotti caratterizzati da spread che si abbassano in relazione alla disponibilità di contante da parte del soggetto che acquista un immobile. E' del tutto evidente infatti come questa formula vada a premiare chi limita il rischio di insolvenza per l'istituto che eroga il mutuo. Proprio al loan to value il rapporto dell'Osservatorio Assofin fa risalire il dato relativo alla leggera riduzione degli importi medi concessi dalle banche e della durata dei mutui.
Per quanto concerne infine le prospettive per l'immediato futuro, il report prevede un rialzo dei mutui dello 0,6% nell'ultima parte dell'anno in corso, destinato poi ad attestarsi su un più solido +2,5% medio nel biennio 2015-16.