Mercato immobiliare: un anno tutto d’oro
Nel primo semestre in tutta Europa si sono compravendute il 33,7 per cento di case. Il tasso di crescita registrato in Italia è stato superiore, del 34,8 per cento. Il Belpaese, secondo Scenari Immobiliari, potrebbe ulteriormente beneficiare della vittoria della nazionale di calcio all’europeo.

Quello che abbiamo davanti si preannuncia come un anno d’oro per il mercato immobiliare e, in particolare, per quello italiano, che può trovare il favore anche nella vittoria della nazionale di calcio del campionato europeo.
A fare da propellente è l’auspicato superamento dell’emergenza pandemia. Lo ha detto Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, alla presentazione della 29.ma edizione del Forum sulle problematiche del mercato. Il Covid-19, oltre a modificare e gonfiare la domanda di case, ha cambiato la società e le città.
Nuova linfa per l’Italia
Per quanto riguarda il mercato italiano, Breglia ha osservato che dopo il 1982 e il 2006, anni in cui l’Italia ha vinto i mondiali di calcio, il mercato immobiliare del nostro Paese ha registrato incrementi nelle compravendite e nei prezzi superiori alle attese (oltre il 5%).
Finora il mercato immobiliare del Belpaese ha mostrato una robusta capacità di ripresa dalla stasi in cui era piombato durante il lockdown e le sue prospettive per il 2021 sono molto positive: la vittoria al campionato europeo, ha aggiunto il presidente di Scenari Immobiliari, può dunque essere la “ciliegina sulla torta” che spingerà la domanda residenziale. Sicuramente aiuterà anche gli stranieri a investire nel nostro Paese.
Il Covid ha cambiato il nostro modo di vivere insieme
La crisi sanitaria, ha affermato Alessandro Balducci del Politecnico di Milano (uno dei relatori al Forum), ha minato alla radice il nostro modo tradizionale di vivere insieme, per questo dobbiamo pensare a come rivedere il modello di sviluppo delle metropoli.
Il contesto è favorevole: i tassi sono bassi (anche se da alcuni messi sono tornati a puntare in rialzo) e le quotazioni scontano il surplus di offerta collegato alla recente crisi e alla rinnovata voglia di cercare nuove soluzioni più spaziose.
Gli incentivi a favore dei giovani varati dal Governo (Fondo garanzia per gli under 36) dovrebbero fornire ulteriore propulsione al mercato. I dati dell’Osservatorio di MutuiOnline.it confermano la vivacità del momento: a giugno le richieste di acquisto di prima casa erano tre su cinque e le domande di mutuo nel secondo trimestre sono aumentate al 46,3% del totale dal 39,4% dei primi tre mesi.
Il tasso di crescita italiano sopra la media europea
L’euforia per il mattone non interessa solo il Belpaese. Nel primo semestre in tutta Europa si sono vendute infatti il 33,7% di case in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Il tasso di crescita registrato in Italia è stato però superiore alla media: +34,8%.
Il dato è ovviamente condizionato dalla situazione di chiusura dello scorso anno, ma testimonia che la corsa alla casa interessa tutti i Paesi. Ovunque si cercano soluzioni più grandi, anche nei centri minori, e più vivibili: un’eredità delle costrizioni vissute nei vari lockdown. La ripresa dell’economia e bassi tassi sui mutui accentuano questa “corsa”. In tutti i Paesi aumentano i prezzi medi, con l’esclusione - per il momento - dell’Italia.