logo segugio.it
Chiama gratis 800 999 555 Chiama gratis 800 999 555

Qual è lo stato di salute delle case degli italiani?

Pubblicato il 17/01/2017

Aggiornato il 31/01/2017

Qual è lo stato di salute delle case degli italiani?

Gli italiani e le case di proprietà, un binomio che un tempo ha fatto la fortuna dell’immobiliare ma che rischia allo stato attuale di avere risvolti non proprio positivi per il mercato.

Bisogna infatti considerare non solo in che termini si possiede una casa, se si è stipulato un mutuo e a che punto del piano di ammortamento ci si trova, ma anche le condizioni dell’immobile. A questo riguardo, il Rapporto dell’ISTAT Bes 2016: il benessere equo e sostenibile in Italia indaga anche sulle condizioni in cui versano le abitazioni degli italiani.

La situazione che emerge è che il 9,6% vive in condizioni abitative critiche, quando solo nel 2010 lo stesso valore era intorno al 7%. Gli spazi ridotti costituiscono il problema principale, con il 27,8% dei proprietari di case che lamentano una casa troppo piccola per il proprio nucleo famigliare.

A seguire troviamo i vizi che riguardano la struttura della casa: umidità su muri, pareti e infissi come infiltrazioni e muffe riguardano il 24,1% delle abitazioni di proprietà, contro il 25% dello scorso anno. Le cattive condizioni di un immobile possono riguardare anche la sua luminosità, ma nel nostro Paese, merito anche del clima sostanzialmente mite, lamenta questa mancanza solo il 7% dei proprietari.

Ben più difficile è la condizione di chi abita in una casa senza servizi igienici o acqua o corrente elettrica, ma fortunatamente la percentuale di immobili che si trova in queste condizioni è molto vicina allo zero. Per contro, chi lamenta almeno uno dei problemi elencati, che riconducono a definire bassa la qualità di un’abitazione, è un proprietario su dieci.

Stanno peggio le abitazioni del sud Italia, con un indice di bassa qualità dell’11,8%, seguito dal Centro che fa rilevare l’8,9% degli immobili di proprietà in condizioni critiche, quindi il Nord che si distacca di poco e segna l’8,4%. Le regioni con le case migliori sono il Friuli Venezia Giulia e la Valle d’Aosta, quelle dove si vive in condizioni peggiori sono la Calabria e l’Abruzzo.

In Europa solo in Paesi dell’Est come Romania, Bulgaria, Lettonia, Polonia si registrano condizioni peggiori, mentre la Spagna, Grecia, il Portogallo e persino la Grecia hanno una situazione migliore della nostra.

Ma a minacciare la condizione di vantaggio nel possedere un’abitazione non ci sono solo i problemi legati alle condizioni delle case, ma anche una serie di spese che possono gravare in maniera importante sul bilancio della proprietà. Il mutuo, come accennato prima, può essere una voce importante se non lo si è scelto adeguatamente o se le condizioni economiche del suo titolare cambiano durante il periodo di rimborso del finanziamento. Il documento di ricerca dice che il 17,7% delle famiglie delle famiglie italiane ha un finanziamento all’attivo, 3,2 milioni di famiglie che pagano una rata in media di 586,41 euro al mese, che diventano 636 euro nelle città più grandi e 619 euro delle province del centro Italia. Il mutuo pesa di meno ai proprietari delle Isole, che in media pagano una rata pari a 497 euro.

Altre spese che gravano sulle condizioni di benessere dei proprietari di una casa sono quelle legate alle utenze, luce e gas principalmente che incidono in media per una cifra di 66,99 euro al mese, con il nord Italia in testa e una spesa in media di 81 euro. Meno importante la tassa sui rifiuti, che graverebbe in media per una somma pari in media a 20 euro.

Secondo il rapporto dell’ISTAT i dati sono globalmente positivi riguardo all’indice di grande difficoltà economica che si riduce secondo un trend ormai consolidato, visto che “la quota di chi dichiara di arrivare a fine mese con molta difficoltà è del 15,4% nel 2015 dal 17,9% del 2014, tornando ai livelli pre-crisi”.

Ricordiamo che i lavori di ristrutturazione della casa rientrano tra quelli che beneficiano dei bonus stabiliti e confermati dalla Legge di Stabilità. Su Segugio.it è possibile ottenere un finanziamento finalizzato alla ristrutturazione della casa confrontandolo con quello di oltre 60 istituti tra banche e finanziarie. Al 9 di gennaio la richiesta di un 45enne di Messina che necessita di 90.000 euro per interventi di manutenzione su un appartamento del valore di 200.000 euro (stipendio mensile di 1.600 euro, durata mutuo 25 anni) avrà come offerta migliore quella di Bper Banca. Mutuo a Tasso Variabile Vantaggio Opzione ha una rata mensile di 352,59 euro. Il Tasso variabile è dell’1,32%, il Taeg 1,46%, mentre le spese sono riconducibili all’istruttoria e alla perizia e ammontano rispettivamente di 375,00 e 254,16 euro. Queste condizioni sono esclusivamente riservate online, anche se la gestione del mutuo è prevista è in filiale.

A cura di: Paola Campanelli

Come valuti questa pagina?

Valutazione media: 5 su 5 (basata su 2 voti)

Articoli correlati