Si allargano le maglie del credito: mutui in aumento

Dopo aver analizzato, settimana scorsa, la lunga decisione di acquisto degli italiani, oggi affrontiamo il tema dei segnali di ripresa del mercato immobiliare, un trend suffragato da dati autorevoli.
Sembra infatti essersi sbloccato il mercato del credito, specialmente nel mese di aprile, quando prestiti e mutui hanno registrato un incremento grazie soprattutto alle politiche espansive messe in atto dalla BCE, che stanno finalmente iniziano a dare buoni frutti.
Secondo il Rapporto mensile dell’ABI – Associazione Bancaria Italiana, i cui dati precedono ogni altra fonte sul mercato visto che a produrli sono le banche stesse, ad aprile 2016 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia è stato pari a 1.820,3 miliardi di euro, risultando superiore di oltre 134 miliardi all'ammontare complessivo della raccolta da clientela. La variazione annua dei prestiti totali all’economia è risultata positiva dello 0,4%, con i finanziamenti in essere a famiglie e imprese prossimi allo zero (-0,3%), tornando sui valori di aprile 2012 dopo aver raggiunto a novembre 2013 il picco negativo.
Gli italiani tornano finalmente a comprare casa, grazie anche alla maggiore disponibilità delle banche a concedere mutui. Sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili, relativi a marzo 2016, l’ammontare complessivo dei mutui in essere delle famiglie ha registrato un variazione positiva dell’1,1% nei confronti di fine marzo 2015, confermando, anche sulla base dei dati sui finanziamenti in essere, la ripresa del mercato dei mutui. Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, ad oggi i prestiti all’economia sono passati da 1.673 a 1.820,3 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da 1.279 a 1.406 miliardi di euro.
Nuovo record al ribasso per i tassi di interesse. Ad aprile il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è attestato al 2,30%, toccando il nuovo minimo storico (2,33% il mese precedente; 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso. Secondo l’Osservatorio di MutuiOnline.it nel semestre a maggio il tasso fisso è stato scelto dal 63,6% dei richiedenti mutui (dal 62,8% precedente), mentre diminuisce l’erogato, dal 75,7% dello scorso semestre al 71,8% attuale, segno ancora che i mutui finanziati adesso soddisfano una domanda precedente.
Riguardo alla durata, prevale ancora la categoria 20 anni con il 26,3%, seguita dal lungo termine dei 30-40 anni con il 24,4%, ma solo il 18,2% sembra ottenerlo dalle banche. Non si attenua l’ondata dei mutui di surroga, che fa segnare il 48,5% delle erogazioni totali, seguite per il 40,3% dai mutui per l’acquisto della prima casa.
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Nel caso, ad esempio, di un professionista milanese 40enne che richiede un finanziamento di 100 mila euro per l’acquisto della prima casa da restituire in 15 anni (valore immobile 350.000 euro, stipendio mensile di 2.600 euro), il miglior prodotto a tasso fisso è Gran Mutuo Casa Semplice di CariParma - Crédit Agricole, con una rata di 636,17 euro al mese, un TAN dell'1,84%, TAEG 2,04%. A tasso variabile con rata costante si distingue Mutuo Bancadinamica di Bancadinamica, con un importo mensile di 593,76 euro (TAN 0,89% e TAEG 1,04%).
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