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Rapporto Immobiliare 2014: segnali di ripresa per i mutui

Pubblicato il 13/05/2014

Aggiornato il 17/07/2014

Rapporto Immobiliare 2014: segnali di ripresa per i mutui

Non si tratta certamente di una nuova era ma, dopo un lungo periodo di congiuntura economica negativa, i primi mesi del 2014 rappresentano un momento di svolta per il settore dei mutui. Lo conferma anche l'Abi, nel Rapporto Immobiliare 2014, presentato il 13 maggio a Roma e realizzato in collaborazione con l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate.

Nei primi tre mesi dell’anno si è verificato un incremento maggiore del 20% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, relativamente ai nuovi mutui per l'acquisto delle abitazioni. Gli istituti bancari hanno infatti ricominciato ad erogare mutui, grazie al miglioramento dei costi della raccolta e all'andamento dei titoli di Stato.

L’orientamento degli istituti di credito per quanto riguarda la concessione del finanziamento, è improntato comunque al rigore: mutui sì, ma con criteri di selezione piuttosto rigidi. E infatti gli aspiranti mutuatari con un profilo di rischio reputato elevato si vedono ancora negata la possibilità di accedere ad un mutuo. Penalizzati quindi giovani precari e, più in generale, coloro i quali non hanno molta liquidità da mettere sul piatto.

Cambiano quindi le regole di accesso al credito, dato che sempre più banche adottano la politica del “loan to value”: in altre parole, lo spread diminuisce per chi deve coprire con un mutuo solo una minima parte dell’acquisto. Da un certo punto di vista, si tratta di un modello che si adegua al rischio di credito del cliente; dall’altro però rappresenta una variabile in più da ponderare al momento della scelta del mutuo. Si tratta in ogni caso di spread decisamente più alti rispetto ai livelli pre-crisi (per intenderci, a metà 2011 si potevano stipulare mutui con spread anche sotto l'1%), ma di sicuro interesse per i clienti con un alto merito creditizio.

Tra le banche che hanno fatto questa scelta, troviamo BNL: l’istituto di credito propone un prodotto, il Mutuo Variabile BNL, con spread agevolati al 2,45% per mutui non superiori al 50% del valore dell'immobile. Ben 15 punti base in meno rispetto a chi chiede un finanziamento dal 51% all'80% del valore dell'immobile. Volendo fare un esempio pratico, utilizzando i comparatori della sezione mutui di Segugio, se richiedessimo in data 13 maggio un importo di 275.000 euro sul valore di acquisto di una prima casa di 350.000 euro, la rata mensile proposta da BNL per una durata trentennale sarebbe di 1.139,78 euro (spread al 2,6%, mutuo variabile). Qualora l’importo richiesto fosse di 150.000 euro, avremmo una rata mensile, per la durata di trent’anni, dell’importo di 609,74 euro (spread al 2,45%, mutuo variabile).

Analogo discorso per il mutuo Hello! Home Variabile-Hello bank! di Hello bank!, con una rata mensile di 1.139,78 euro (spread al 2,6%, mutuo variabile) per un importo di 275.000 euro che scende a 609,74 euro (spread al 2,45%, mutuo variabile), se la liquidità sul piatto raggiunge il 50% del valore dell’immobile. 

 

A cura di: Alessia De Falco

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