Mutui: Euribor negativo e fisso last minute

Gli italiani possono dormire sonni tranquilli: le scelte monetarie della Bce, con l’iniezione di liquidità nel circuito bancario, garantiranno una certa stabilità dei tassi fino alla seconda metà del 2019 o addirittura all’anno successivo. All’orizzonte non si profilano dunque rialzi dei tassi interbancari, che si mantengono in territorio negativo da due anni e mezzo. Gli analisti prevedono un’inversione di tendenza, con il ritorno dell’Euribor sopra lo zero ed il superamento della soglia dell’1%, non prima del 2023.
Euribor negativo: che significa?
Ne avevamo già parlato nel 2015, in un approfondimento ad hoc intitolato "Euribor negativo: è il momento di comprare": la riduzione dei tassi e gli spread applicati hanno incentivato gli aspiranti proprietari a richiedere un finanziamento a lungo termine. Non sempre però si è tenuto conto di tutti gli elementi in gioco: non necessariamente un Euribor negativo porta come conseguenza l’erosione dello spread e reali benefici.
Vi sono alcuni mutui a tasso variabile in cui la rilevazione del tasso per il calcolo della rata avviene nelle ‘epoche di revisione’, per cui se il trend negativo non si è verificato proprio in quel momento è del tutto ininfluente nel calcolo.
Esistono inoltre alcuni tipi di contratto di mutuo in cui lo spread è “un paracadute” per le discese in negativo dell’Euribor. In questi casi lo spread non può mai essere inferiore a quanto stabilito nel contratto, costituendo di fatto un freno per le discese in campo negativo dell’Euribor.
Diverso ancora il caso dello spread mobile, per cui la commissione spettante all’istituto di credito varia in funzione dell’andamento dei tassi di indicizzazione, consentendo così di non veder assottigliato il guadagno al di sotto di una soglia considerata accettabile.
Conviene puntare sul “fisso last minute”?
Negli ultimi anni è stato il tasso fisso a fare da padrone e di recente, proprio in relazione alle previsioni degli analisti, si sta verificando un fenomeno di “fisso last minute”, cercando di beneficiare delle offerte prima che si concretizzi il paventato rialzo dei tassi. Stando allo scenario di mercato, il tasso fisso resta appetibile, come evidenziato anche nel nostro recente approfondimento Rate più leggere e tasso fisso: nei mutui vince la sicurezza.
L’Osservatorio di dicembre di MutuiOnline.it, il primo portale in Italia a comparare i finanziamenti per la casa scegliendoli tra quelli di 45 istituti di credito, evidenzia come nel quarto trimestre dell’anno gli importi richiesti siano più alti e le percentuali più consistenti.
I nuovi mutui e le nuove surroghe presentano un loan-to-value (il rapporto tra l'importo del finanziamento e il valore del bene che il mutuatario intende porre a garanzia del prestito) che nel 59,5% dei casi va dal 60 al 90% e oltre il valore dell’immobile da finanziare. Va anche specificato che le banche hanno acconsentito soltanto nel 35,7% dei casi in cui il mutuo richiesto superava il 70% del loan-to-value.
Secondo un’analisi de Il Sole 24 Ore, analizzando le attuali offerte a tasso fisso, troviamo anche spread sotto lo 0,2%, cui va poi aggiunto l’indice Eurirs. Per il variabile, lo spread è mediamente intorno allo 0,95%, cui va aggiunto l’Euribor che è negativo. In quest’ottica, il variabile può essere una soluzione interessante, tenendo anche conto che, in caso di sopraggiunte esigenze o cambiamenti dello scenario, è sempre possibile ricorrere alla surroga.
I mutui surroga su MutuiOnline.it
Come per le altre tipologie di finanziamento per la casa, MutuiOnline.it offre la possibilità di fare simulazioni surroga. In alternativa è sempre possibile visualizzare la pagina con le offerte più convenienti, aggiornate quotidianamente.