Rinegoziazione del mutuo
Molti credono erroneamente che una volta contratto un mutuo non si possa più cambiare o modificare. In realtà non è così e sono molteplici gli strumenti che il mutuatario può adoperare a riguardo.
Uno degli strumenti in mano al contraente per rivedere le condizioni del proprio mutuo prende il nome di rinegoziazione, operazione con cui è possibile chiedere alla banca presso cui si è contratto il mutuo di rivedere e rinegoziare alcune delle condizioni del finanziamento, come ad esempio il tasso di interesse oppure il piano di ammortamento.
Non sempre la banca è disposta a concedere la rinegoziazione. In questo caso, il mutuatario può scegliere di optare per la sostituzione o la surrogazione del mutuo.
Differenza tra rinegoziazione, surroga e sostituzione
Il mutuo è un impegno a lungo termine e molte cose possono cambiare durante la restituzione del debito. Un aumento improvviso dei tassi di interesse, un cambio inaspettato delle condizioni economiche del mutuatario, spese impreviste, ecc. possono rendere il mutuo non più vantaggioso o sostenibile.
In questo caso la rinegoziazione, che ricordiamo non prevede spese e avviene attraverso una semplice scrittura privata (articolo 120 quater, comma 5, del Testo Unico Bancario) permette di pattuire nuove condizioni contrattuali, come ad esempio, variare la durata del rimborso, modificare lo spread o il tipo di tasso di interesse. Il tutto senza cambiare la banca con cui si è originariamente stipulato il mutuo.
Altro strumento utile per modificare il proprio mutuo è la surroga. La surrogazione del finanziamento non prevede alcun costo, secondo quanto stabilito dal Decreto Bersani, e consente di trasferire il proprio mutuo in una nuova banca che offre condizioni più vantaggiose. Dunque a differenza della rinegoziazione, la surroga non soltanto consente di modificare la durata e/o il tasso di interesse, ma anche l'istituto di credito.
Infine la sostituzione non soltanto consente di passare a un'altra banca, ma anche di modificare il debito residuo del proprio mutuo richiedendo una somma aggiuntiva. La sostituzione comporta l’estinzione del vecchio mutuo e l’apertura di un nuovo finanziamento presso un’altra banca e dunque prevede il pagamento dei costi di accensione, per esempio le spese per perizia e istruttoria. Ricordiamo, invece, che la rinegoziazione e la surroga sono entrambe a costo zero.
Ultimo aggiornamento gennaio 2022