Insolvenza
L'insolvenza e l'inadempienza sono diverse, infatti, nel primo caso il soggetto non ha i mezzi economici per poter far fronte ad un pagamento.
Per insolvenza si intende la condizione di un soggetto economico, azienda o imprenditore, di non riuscire a far fronte con mezzi normali di pagamento alle obbligazioni assunte.
L’insolvenza riguarda proprio l’incapacità di onorare regolarmente il debito contratto secondo le scadenze stabilite e si distingue dall’inadempienza in quanto definisce lo stato di incapacità del soggetto che deriva da una mancanza dei mezzi economici, che genera un’incapacità presente e futura di pagare il debito.
La Corte di Cassazione stabilisce che l’insolvenza è indipendente dalla presenza di eventuali residui attivi o altri crediti detenuti dall’imprenditore insolvente, ma considera insolvente il soggetto che:
- non paga totalmente i propri creditori;
- paga solo alcuni dei suoi creditori;
- paga i propri debiti in parte;
- paga non rispettando la scadenza del debito;
- paga i creditori esclusivamente svendendo beni in suo possesso.
L’insolvenza è un presupposto giuridico “oggettivo” e come tale comporta la dichiarazione di fallimento da parte del tribunale nei confronti del soggetto insolvente. Lo stabilisce l’articolo 5 della Legge Fallimentare, secondo cui “lo stato di insolvenza si manifesta con inadempimenti o altri fatti esteriori, i quali dimostrino che il debitore non è più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni. L'imprenditore che si trova in stato d'insolvenza è dichiarato fallito”.
Ultimo aggiornamento novembre 2021