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Sospensione delle rate del mutuo

La sospensione consente di congelare le rate del mutuo per un periodo di tempo non superiore ai 18 mesi e per massimo due volte. Questo intervento può essere richiesto dai titolari di un contratto di mutuo che si trovano in difficoltà lavorativa o in una sopraggiunta condizione di non autosufficienza o handicap grave.

clessidra e monete
La legge consente di sospendere il pagamento delle rate del mutuo per massimo 18 mesi

Chi è in difficoltà con il pagamento del mutuo sottoscritto per l’acquisto della prima casa può richiedere di sospendere le rate per un determinato periodo di tempo.

La sospensione delle rate del mutuo è consentita per legge avvalendosi del Fondo di solidarietà mutui prima casa, anche Fondo Gasparrini, uno strumento che prevede la possibilità di congelarne il pagamento al verificarsi di situazioni di temporanea difficoltà.

Il Fondo è gestito da Consap per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che raccoglie le risorse necessarie stanziate dallo Stato e messe a disposizione delle banche per far fronte alle richieste dei mutuatari.

Come funziona la sospensione del mutuo?

La legge 244 del 24 dicembre 2007, resa operativa solo nel 2013, ha istituito il Fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa al fine di finanziare la sospensione del pagamento delle rate per i contratti di mutuo riferiti all'acquisto di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale.

La sospensione non cancella evidentemente le rate, ma le interrompe per un periodo di tempo, per aggiungerle poi al periodo di ammortamento che si allungherà esattamente di quella durata.

Il Fondo rimborsa il 50% degli interessi che maturano sul debito residuo durante il periodo di sospensione.

Durante la sospensione la banca non può richiedere al mutuatario la quota degli interessi rimasta a suo carico, ma sarà il Fondo a restituire alle banche i mancati interessi che derivano dalla sospensione, escludendo invece la componente di costo legata allo spread.

Importante sapere che questo intervento può essere richiesto per non più di due volte e per un periodo massimo complessivo non superiore ai 18 mesi.

I requisiti necessari per sospendere un mutuo

La sospensione è un’operazione gratuita e il cliente non dovrà corrispondere alcuna commissione o penale, né presentare garanzie aggiuntive, ma non potranno essere ammessi i mutui che presentano ritardi nei pagamenti superiori a 90 giorni consecutivi.

Inoltre, è necessario che siano rispettati i seguenti requisiti del mutuo:

  • non deve essere superiore a 400.000 euro;
  • deve essere stato erogato da almeno un anno;
  • deve essere relativo a immobili non appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, non aventi le caratteristiche di lusso indicate nel decreto del Ministero dei lavori pubblici 2 agosto 1969, n. 1072.

Non sono ammessi alla sospensione mutui contratti per la sola ristrutturazione o la liquidità.

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Il Decreto Cura Italia allarga le categorie beneficiarie

Durante la pandemia un provvedimento denominato "Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19" del 17 marzo 2020, definito poi "Cura Italia", ha previsto di includere tra le categorie autorizzate a beneficiare del Fondo di solidarietà anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti in difficoltà, che certificassero un calo di fatturato superiore al 33% rispetto all’ultimo trimestre 2019.

Lo stesso Decreto stabiliva l’abbattimento della regola che poneva come condizione essenziale la presentazione della situazione economica equivalente (ISEE).

Cosa prevede la legge per il 2023?

La legge n. 197 del 29 dicembre 2022 ha prorogato fino al 31 dicembre 2023 le misure straordinarie previste anche a favore delle categorie ammesse durante il covid: autonomi, liberi professionisti, cooperative edilizie a proprietà indivisa, una platea allargata di beneficiari rispetto a quella originaria.

La nuova misura che a dicembre scorso ha confermato la sospensione, ribadisce alcune condizioni e introduce alcuni aspetti sull’ammissione al Fondo. Nello specifico:

  • non è obbligatoria la presentazione dell’Isee;
  • sono ammessi i mutui di importo fino a 400mila euro (anziché 250mila euro);
  • possono accedere alla sospensione anche i mutui già ammessi alla garanzia del Fondo garanzia prima casa; 
  • non si tiene conto delle sospensioni già concesse su mutui per i quali all’atto di presentazione dell’istanza, sia ripreso per almeno tre mesi il regolare ammortamento delle rate del mutuo.

L’ultimo punto apre l’opportunità della sospensione ai mutuatari che hanno già in passato richiesto questo strumento, portandolo a termine e avendo ripreso a pagare regolarmente le rate. Nel caso in cui il pagamento delle rate non sia ripreso per almeno 3 mesi, la sospensione potrà, invece, partire solo a completamento del periodo già usufruito, per un totale di 18 mesi complessivi.

Chi può beneficiare della sospensione?

Il Fondo di solidarietà è rivolto ai titolari di un mutuo contratto per l’acquisto della prima casa che si trovino in una delle seguenti condizioni:

  • cessazione del rapporto di lavoro subordinato, trovandosi attualmente nello stato di disoccupazione;
  • cessazione del rapporto di lavoro parasubordinato, o di rappresentanza commerciale o di agenzia, con attualità dello stato di disoccupazione;
  • sopraggiunta condizione di non autosufficienza o handicap grave del titolare del contratto di mutuo;
  • sospensione dal lavoro per almeno 30 giorni con attualità di sospensione;
  • riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni con attualità della riduzione;
  • decesso del mutuatario (la sospensione può essere richiesta dagli eredi purché ricorrano, in capo ai nuovi titolari del mutuo, tutti i requisiti e le condizioni previsti per l'accesso al Fondo).

Come ottenere la sospensione delle rate?

Per accedere al Fondo di sospensione e bloccare il pagamento delle rate è necessario presentare la domanda alla banca che ha erogato il mutuo e presso la quale si stanno pagando le rate.

La domanda va formulata sul modulo ufficiale, scaricabile sui siti di Consap e di ABI e compilabile comodamente online, quindi consegnata alla banca. I documenti da fornire sono la carta d’identità o il passaporto per i cittadini stranieri, e il permesso di soggiorno per i cittadini extra Ue.

Si dovranno presentare anche i documenti che attestino la nuova condizione lavorativa, come la lettera di licenziamento oppure la copia del provvedimento amministrativo di autorizzazione dei trattamenti di sostegno del reddito in caso di sospensione dal lavoro.

Dopo un primo controllo, la banca invia la domanda a Consap che la valuterà e deciderà se ammetterla alla sospensione o respingerla.

Consap controlla anche la veridicità di quanto dichiarato dal beneficiario della sospensione e in caso di dichiarazioni false e mendaci, provvede a revocare le agevolazioni e a trasmettere gli atti all'Autorità giudiziaria.

Per quanto riguarda i tempi necessari per la sospensione effettiva delle rate, una volta acquisita la documentazione, Consap entro 15 giorni solari consecutivi comunica la propria decisione alla Banca e in caso di mancata ammissione dovrà motivare il rifiuto.

Ultimo aggiornamento marzo 2023