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Mutui, ancora alte le erogazioni a tasso fisso

Pubblicato il 25/07/2017
Mutui, ancora alte le erogazioni a tasso fisso

Non solo sicurezza, ma anche convenienza. Alla base di un vero e proprio boom nell’ultimo anno dei mutui a tasso fisso non c’è solo la serenità offerta dalla scelta del tasso fisso, ma anche il risparmio garantito dai bassi e stabili valori dell’Euriris, l’indice al quale il calcolo del fisso è agganciato.

Il trend, anticipato nella news "Mutui: adesso conviene il variabile", continua a interessare in questo momento principalmente le erogazioni degli istituti di credito, che secondo le rilevazioni del secondo trimestre dell’Osservatorio di MutuiOnline.it vedono una prevalenza della rata costante nell’86,6% dei casi.

Tuttavia questo andamento sembra destinato a interrompersi nei prossimi mesi, visto che lo stesso bollettino evidenzia per il fisso una discesa delle richieste degli utenti – dall’81,3% dei primi tre mesi agli attuali 73,8%. Conseguentemente si registra il ritrovato vigore del mutuo indicizzato, con la domanda salita del 6% (ora al 23,1%): la ragione è da attribuire al crescere negli ultimi mesi del divario tra i tassi medi delle due tipologie di prodotto, con il fisso che al 30 giugno si attesta al 2,36% (era 2,34% a maggio) e il variabile che si ferma all’1,01% (contro l’1,04% dei 31 giorni precedenti).

Sempre in tema di richieste, si è registrato nel secondo trimestre un calo generalizzato rispetto ai primi tre mesi del 2017, che gli esperti hanno imputato alla frenata delle surroghe. L’Osservatorio ha stabilito che la portabilità del mutuo sia scesa nelle preferenze al 43,7% (era il 48,2% tra gennaio e marzo), una situazione dovuta probabilmente alla saturazione della domanda. La discesa si conferma anche dal lato delle erogazioni, con una percentuale del 50,6% che si allontana drasticamente dal 59,1% del primo periodo del 2017. Per il futuro è comunque prevista una minore convenienza a surrogare, per via sia del rialzo dei tassi – sulla base delle politiche economiche della Banca Centrale Europea –, che della potenziale crescita economica del Paese.

Guardando le caratteristiche dei mutui analizzati dall’Osservatorio, si nota una contrazione dell’importo medio richiesto che scende a giugno fino a 126.233 euro (contro i 128.087 euro precedenti). L’ammontare invece continua ad aumentare dal lato delle concessioni, che passano dai 122.674 euro dei primi tre mesi ai 124.676 euro del periodo aprile-giugno.

Il 35,2% dei clienti preferisce domandare somme che coprono dal 71 all’80% del prezzo dell’immobile ma solo il 26,3% dei prestiti concessi arriva a soddisfare questa percentuale di loan-to-value. C'è stato anche un ritorno dei prestiti che finanziano anche il 100% del valore della casa, una soluzione concessa grazie alla previsione di ulteriori garanzie aggiuntive (sotto forma di polizza fideiussoria o garante). Il mutuo al 100% interessa il 3,7% della domanda, mentre per le erogazioni si scende all’1,7%.

Per quanto riguarda il piano di ammortamento, i 20 anni si confermano ancora una volta il periodo più scelto dai futuri mutuatari (29,4% del totale). Lo stesso periodo di tempo cresce fino al 31,7% dal lato delle erogazioni (+1% su gennaio-marzo) mantenendo il primato dal primo trimestre del 2015. Sia dal lato della domanda che da quello dell’offerta si rileva il successo dei piani di rimborso oltre i 30 anni, rispettivamente al 22,5% e 18,1%, agevolato dalle condizioni dei finanziamenti che consentono di rimborsare il mutuo fino a un’età del cliente di 75-80 anni.

Ricordiamo che Segugio.it è il portale di comparazione dei mutui più consultato dagli utenti residenti in Italia, uno strumento diventato oramai indispensabile per individuare la migliore soluzione di finanziamento presente sul mercato.

Considerando l’ipotesi che un 35enne di Milano richieda 125.000 euro a 20 anni per un valore della prima casa di 180.000 euro, risulterà quale soluzione migliore a tasso fisso Mutuo Domus Fisso di Intesa Sanpaolo. La rata da corrispondere è di 623,51 euro al Tan dell’1,85% e Taeg 2,06%. Le spese da sostenere sono quelle di istruttoria di 750 euro e perizia per 320 euro. Qualora la scelta ricada sul tasso variabile, si distingue la rata più bassa di Unicredit che con Mutuo Valore Tuo permette di versare 570,14 euro (Tan 0,92% e Taeg 1,07%). Spese di perizia e istruttoria sono di 500 e 211,06 euro, con la banca che concede fino all’80% del minore tra il valore di perizia dell’immobile offerto in garanzia e il prezzo di acquisto.

A cura di: Paola Campanelli

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