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Quale è l'importo massimo che può essere richiesto?

Con 1200€ al mese quanto posso richiedere di mutuo? La cifra può variare in base al singolo caso, ma è questa la domanda più gettonata quando si ha intenzione di chiedere un mutuo per acquistare una casa. Vediamo come la banca calcola il valore massimo che può essere richiesto e finanziato.

casetta, monete e sacchetti di denaro
Quale importo massimo posso chiedere alla banca per aprire un mutuo?

Molti credono che l’importo massimo che la banca è disposta a concedere sia relazionato solo al proprio reddito. Ma questo non è del tutto vero: in realtà a giocare un ruolo cruciale è anche il valore del bene oggetto dell’ipoteca.

Prima di procedere, calcola un preventivo per conoscere l’importo della rata del mutuo in base al finanziamento di cui hai bisogno e per conoscere le migliori offerte mutuo del momento.

La casa costa 150mila euro: a quanto ammonterà il mutuo?

Partiamo dalla regola generale: l’importo massimo finanziabile equivale all’80% del valore di mercato del bene immobile oggetto dell’ipoteca.

Quindi, se hai intenzione di acquistare una casa del valore di 150mila euro, l’importo massimo del mutuo sarà di 120mila euro. Affinché sia ancora più chiaro proviamo a fare altri esempi: se l’immobile vale 200mila euro, il tetto massimo del mutuo sarà di160mila euro o ancora se la casa costa 250mila euro, la banca sarà disposta ad accendere un mutuo fino a un massimo di 200mila euro.

L’operazione da fare è molto semplice, ti basterà calcolare l’80% del costo dell’appartamento o della casa che hai intenzione di acquistare. In questo modo saprai per certo qual è la cifra massima finanziabile e la differenza è quanto dovrai già possedere per poter acquistare l’immobile.

Ci sono delle eccezioni?

Per fortuna la risposta è sì! La percentuale può passare dall’80% al 100%, ma in questo caso bisognerà prestare garanzie aggiuntive oltre all’ipoteca, come ad esempio la fideiussione o il pegno. Scopri quante altre garanzie può richiedere la banca quando il mutuo supera l’80% del valore del bene ipotecato oppure quando reputa insufficienti i requisiti economici del futuro mutuatario.

Non farti però illusioni perché nonostante questa eccezione sia esplicitamente presente nella delibera CICR (Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio), le banche sono meno propense a concedere mutui al 100% al fine di tutelarsi da potenziali inadempienze del debitore.

Ecco perché prima di concedere il mutuo la banca provvede a valutare il livello di rischio del finanziamento. Quanto più è rischioso, più difficile sarà per il cliente ottenere il mutuo. Ecco perché non è unicamente l’entità della somma richiesta a fare la differenza, bensì una serie di fattori che la banca valuterà durante la fase dell’istruttoria.

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Come calcolare il rischio di un finanziamento?

Hai mai sentito parlare del Loan to Value? In realtà ne abbiamo già parlato in precedenza, perché non è altro che il rapporto credito-valore e cioè il rapporto tra l’ammontare del prestito richiesto e il valore dell’immobile ipotecato espresso in percentuale. Quando il Loan to Value è basso, più sicuro è il prestito; viceversa quando il Loan to Value è alto, il rischio per il creditore aumenta e ciò può tradursi in un parere di fattibilità negativo o in una richiesta di maggiori garanzie a tutela del credito.

Facciamo un esempio, immaginiamo che il cliente A e il cliente B stiano comprando due immobili distinti per lo stesso valore (ipotizziamo 150mila euro). Il cliente A ha bisogno di un prestito di 120mila euro e il cliente B di un prestito di 100mila euro. Nel primo caso il LTV è pari all’80% e nel secondo invece a circa il 70%: nonostante ci troviamo in entrambi i casi nel limite del tetto massimo, il prestito B rappresenta un rischio leggermente minore per la banca. Ma attenzione, le valutazioni del rischio non finiscono qui.

Oltre al Loan to Value, ovviamente, la banca terrà conto anche della situazione economica del richiedente e in particolare valuterà il rapporto rata-reddito. La rata del mutuo non deve infatti superare un terzo del reddito mensile, se così fosse anche in questo caso saremmo di fronte a un finanziamento più rischioso per la banca. Ad esempio, se la tua busta paga è di 1500 euro, la rata del mutuo non può superare i 550 euro al mese; con uno stipendio di 1200 euro invece la rata dovrà mantenersi al di sotto dei 400 euro mensili.

A giocare un ruolo cruciale durante la fase di valutazione è anche la stabilità del reddito stesso: un lavoro occasionale o con contratto a tempo determinato è logicamente un punto a sfavore del richiedente. A pesare sulla valutazione finale è anche la storia finanziaria del cliente a cui la banca ha accesso tramite apposite banche dati.

Insomma, sono davvero tanti i parametri oggettivi che prende in considerazione l’istituto di credito prima di concedere il mutuo.

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Confrontando le migliori banche per mutuo puoi conoscere l’ammontare della rata mensile inserendo pochi e semplici dati, come il valore della casa che intendi acquistare e il tuo reddito. In questo modo potrai visualizzare le offerte delle migliori banche e richiedere online la fattibilità del mutuo, gratuitamente e senza impegno.

Ultimo aggiornamento gennaio 2022

A cura della Redazione

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